2 minuti per la lettura
POTENZA – Ha riconosciuto il lavoro svolto finora dai suoi nuovi sostituti, e nel giorno dell’insediamento ha voluto soltanto ricordare la missione di «dare soddisfazione alla collettività che è quella che apprezza e riconosce il nostro lavoro».
E’ stata una breve cerimonia quella con cui il presidente del Tribunale di Potenza Lanfranco Vetrone ha accolto il nuovo procuratore capo Luigi Gay. Ma non è mancata l’occasione per osservare il carattere dell’ultimo arrivato, che ha preso il posto lasciato scoperto per quasi due anni dalla partenza Giovanni Colangelo.
Gay è arrivato accompagnato dal “suo” procuratore capo, Corrado Lembo, che guida i pm di Santa Maria Capua Vetere, tra cui fino a ieri figurava come aggiunto.
Dopo la firma della presa di possesso hanno preso la parola Laura Triassi, il sostituto che in questi mesi ha retto la procura come facente funzioni, il procuratore generale Massimo Lucianetti, e lo stesso Lembo.
Lucianetti si è soffermato in particolare su quanto svolto in questo periodo con le problematiche dell’accorpamento del tribunale di Potenza e di Melfi, a cui ha sopperito anche il personale e l’esperienza di un magistrato di lungo corso come Renato Arminio.
Gay ha ricordato i collaboratori rimasti a Caserta e gli oltre vent’anni trascorsi a Napoli, anche per aprire l’orizzonte in cui intende inquadrare il suo operato.
Numerosi sono stati gli avvocati presenti nell’aula Alessandrini che hanno seguito con attenzione e curiosità la cerimonia, tra cui il presidente dell’Ordine di Melfi Gerardo Di Ciommo che gli ha stretto la mano in rappresentanza di tutti i colleghi.
Ovviamente, erano presenti anche tutti i sostituti dell’ufficio inquirente del capoluogo, da Anna Gloria Piccininni all’ultima arrivata Valentina Santoro, passando per Francesco Basentini, Francesco Di Liso, Maria Pinto Daniela Pannone, e Gerardo Salvia.
l.amato@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA