X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

CATANZARO – Scocca l’ora degli interrogatori. Dopo le ordinanze cautelari di due giorni fa, oggi pomeriggio i fratelli Francesco e Massimo Falsetta, difesi entrambi dall’avvocato Enzo Ioppoli, compariranno di fronte al Gip Abigail Mellace. Sottoposti agli arresti domiciliari con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, messa su dal sostituto procuratore Saverio Vertuccio, i provvedimenti ai fratelli Falsetta si aggiungono all’obbligo di dimora nei confronti di Jolanda Katarzyna Drabik, Maria Edith Murillo Garces e Salvatore Politelli e al sequestro dei B&B “Da Salvatore” (ritenuto dagli inquirenti come una vera a propria “casa d’appuntamenti conosciuta nell’intera regione Calabria) e “Al Centro”, il “Guest House relax” a Germaneto, e un appartamento in via Filanda. 

Oggi pomeriggio i fratelli che navigano anche nelle acque dell’imprenditoria dei servizi mensa saranno chiamati a rispondere alle domande del Gip, che sottoporrà alla loro attenzione le accuse legate ai prodotti scaduti, con tanto di data cambiata. Dopo la bomba mediatica, la scuola elementare di Cropani Marina ha già proceduto ad annullare in autotutela l’appalto mensa. I riflettori si accenderanno anche sulle intercettazioni del trenta settembre 2013. Quando qualche giorno dopo la partenza di una prostituta, Drabik contatta Francesco Falsetta e gli riferisce che la donna ha lasciato un debito di 170 euro, avendo avuto difficoltà economiche per “aver lavorato poco”. E lui non gradisce. (“Iolanda: Senti, vedi che mi aveva detto Alessia che ti pagherà la prossima volta, ti deve dare 170 euro. Francesco: E perché questo, scusa? Fammi capire. Iolanda: Mi ha detto così, che non ha fatto niente. Francesco: E ma noi non è che facciamo credito. Eh, non ho capito!”). 
Insomma la regola d’ingaggio è una: «La gente ti deve pagare mattina per mattina. Quando non ti paga gli dice che non può stare, che se ne deve andare». Ma la lucciola è destinata a ritornare nella capitale del sesso a pagamento. Eccola, a distanza di 24 giorni. Con il suo debito di 170 euro da saldare. Per l’occasione, da quanto emerge dalle indagini, Francesco Falsetta si trasformerebbe anche in un procacciatore di clienti, al fine di permettere alla donna di pagare agevolmente il suo debito.Per questo la donna viene “scelta” per una richiesta di prestazioni sessuali, proveniente da un amico di Falsetta. Con la raccomandazione di “trattarglielo bene”. Passa qualche giorno ma i soldi non si vedono. Lei cerca giustificazioni e attribuisce i suoi scarsi guadagni alla presenza di un’altra prostituta nel B&B capace di attrarre un maggior numero di clienti. Falsetta rassicura, suggerendo di non andare via, in quanto il giorno seguente la “collega” avrebbe lasciato la struttura. Ma ad andare via è la stessa escort ancora “morosa”, che lascia l’attività del centro storico senza aver saldato integralmente tutto il suo debito.
Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE