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POTENZA – Colpo di scena nella nomina del nuovo direttore generale della Società energetica lucana. A succedere a Giandomenico Marchese, non sarà l’ex del dipartimento Ambiente, Donato Viggiano, fino alla fine tra i favoriti per l’incarico nella società in house della Regione.
Ad affiancare in Sel il presidente Ignazio Petrone, sarà invece Michele Vita. La nomina dovrebbe essere formalizzata a stretto giro. Questione di ore, garantiscono fonti qualificate.
Come Viggiano, anche Vita viene direttamente dalla Regione, dove, fino a qualche mese fa, era a capo del dipartimento Attività produttive. Negli uffici di viale Verrastro era arrivato ormai anni fa. Con una lunga militanza comunista e originariamente molto vicino a Vincenzo Folino, Vita negli ultimi anni ha conquistato lo status di uomo di fiducia del governatore, grazie alla collaborazione garantita quando Pittella era assessore. Domenica scorsa si è visto al seggio delle primarie di “Potenza condivisa”.
Pare che il direttore, oggi sessantaduenne, dopo anni di “onorata carriera”, fosse più orientato a un nuovo incarico professionale non troppo oneroso, più adatto a chi si appresta alla pensione.
Sarà stato anche per questo che nel baillamme del nomine regionali la proposta del presidente Pittella non è andata in porto: uno scambio con il dg di Acquedotto lucano. Ipotesi poco gradita anche da Gerardo Marotta che almeno per il momento resta nella Spa dell’acqua. Ma a dire “no” sarebbe stato lo stesso Vita. Che avrebbe espresso una preferenza per l’Autorità di bacino, dove attualmente è segretario Antonio Anatrone, presidnete pro tempore di Al, subito dopo la morte di Egidio Mitidieri e prima della nomina di Rosa Gentile. Che però avrebbe espressamente chiesto di rimanere al suo posto.
Ma a pesare sull’orientamento del presidente Pittella per il nuovo dg della Società energetica ci sarebbero state anche le cosiddette ragioni di opportunità. Con le polemiche che la nomina di Viggiano avrebbe provocato dopo il caso di conflitto d’interesse denunciato del Quotidiano: lui direttore dell’Ambiente, la moglie socia di un’azienda con attività con specifici interessi nel settore del petrolio.
Un suo incarico nella società pubblica che si occupa in maniera specifica di energia avrebbe rifatto esplodere il caso, nonostante la signora Viggiano abbia ceduto le proprie quote.
Il direttore e ricercatore dell’Enea di Rotondella, docente universitario, e nel 2010 assessore per un solo giorno, dopo essere stato nominato dall’ex presidente De Filippo e immediatamente sostituito da Rosa Mastrosimone, anche questa volta rimarrà fermo un giorno.
Mentre rimane da capire cosa accadrà all’Autorità di bacino, dove nel frattempo proprio per la giornata di oggi è stato convocato il comitato istituzionale. All’ordine del giorno anche la nomina del segretario. Per Anatrone potrebbe trattarsi di una riconferma. Ma l’esito non è affatto scontato.
m.labanca@luedi.it
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