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MONTEMURRO – Porte aperte alla soffitta di casa Sinisgalli. A seguito di un lavoro certosino tra ripulitura e restauro, la Fondazione che porta il nome del poeta ingegnere di Montemurro ha allestitouna mostra che sarà inaugurata sabato 19 aprile 2014, alle ore 11, a Montemurro.
L’evento sarà l’occasione per incontrare, per la prima volta nella Casa delle Muse, il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, il direttore dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri, e i giornalisti delle principali testate lucane. I visitatori, alla scoperta del mondo più intimo del poeta-ingegnere, finalmente salvato dal “dimenticatoio” di sinisgalliana memoria, saranno suggestionati dalle letture di Ulderico Pesce e dalle note del pianoforte di Carmen Di Grazia e del violino di Donato Borraccia.
Il “tesoro”, recuperato nella soffitta di casa Sinisgalli e presentato nella mostra, è particolarmente interessante e variegato: fotografie, cartoline, libri scolastici, oggetti di uso quotidiano e da lavoro, testi manoscritti, documenti notarili, tessere dell’Azione Cattolica e del Partito Fascista, breviari cattolici e modelli per ricamare, riviste e giornali, telegrammi per la morte del poeta.
Tra i documenti spiccano i libri e i quaderni di Sinisgalli studente a Benevento, i saluti scambiati con i familiari attraverso le cartoline, le prime poesie pubblicate sulla rivista Approdi (1928-1929), i contributi più maturi sulla rivista Sapere (1935-1936) e sull’Almanacco Bompiani (1935), fino all’attività pubblicitaria presso la Olivetti (1939).
Le riviste tecniche e di cultura, insieme ai documenti religiosi e politici, riflettono invece gli interessi della famiglia Sinigalli, sia delle sorelle Enza, Angiolina e Anna, che dei genitori Vito e Carmela, nonché del genero Domenico Mazzilli. Oltre un centinaio le foto di famiglia recuperate, comprese in un arco temporale che va dall’inizio del secolo fino agli anni Quaranta, nelle quali è raccontata per immagini la storia di Montemurro e dei parenti emigrati in Colombia.
Diversi, infine, gli oggetti di uso quotidiano, fra utensili da cucina e da bagno, attrezzi per il lavoro e una culla in legno che forse ha accolto lo stesso Leonardo, riportata al suo antico splendore grazie a un intervento di restauro.
Nel complesso si tratta di materiale rarissimo, se non unico, che ci restituisce la dimensione domestica e degli affetti familiari dove Sinisgalli crebbe e maturò, per poi librarsi nel panorama della cultura italiana del Novecento.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni della settimana di Pasqua fino a martedì 22 aprile, dalle 17:30 alle 19:30; successivamente resterà aperta il lunedì, mercoledì e venerdì, sempre negli stessi orari.
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