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UN assistente capo della Polizia penitenziaria del carcere di Matera è rimasto ferito, ieri , durante il suo turno, quello dalle 8 alle 16. La notizia, resa nota dal Cosp (coordinamento sindacale penitenziario) ha segnalato l’episodio che si è avvenuto nelle prime ore del mattino. L’uomo, ferito e con una prognosi di 10 giorni, al termine delal conferenza di servizio del personale, si stava recando sul posto di lavoro quando a causa di una pedana in legno posizionata sulle scale di ingresso del primo cancello, resa viscida dalla pioggia, è caduto.
Subito soccorso dai colleghi di lavoro è stato prima trasportato nell’infermeria del carcere e poi su richiesta del medico di guardia, trasportato al Pronto soccorso.
Al suo arrivo è stato sottoposto a controlli a spalla, gomito, ginocchio e piede destro e posto in prognosi per 10 giorni.
«Avevamo come Segreteria Regionale Coordinamento Sindacale Penitenziario già in precedenza – spiega il Cosp – segnalato innumerevoli volte la situazione di precarietà della struttura, della organizzazione e della pianificazione dei servizi e del personale, così come avevamo come Coordinamento Sindacale Penitenziario richiesto il diretto intervento del Provveditore Regionale della Basilicata e del Visag Regionale per copiosa moltitudine di situazioni ancora oggi lasciate nel totale abbandono.
Il fatto poi che chi è diretto referente e responsabile della Sicurezza sui luoghi di lavoro lasci predisporre una discutibile installazione di “pedana in legno” tra l’altro movibile, che appare in contrasto con le norme sulla Sicurezza sul lavoro, senza a queste porvi rimedio e sicurezza, oggi crea sgomento ed amarezza su come si interviene in materia di sicurezza pubblica e sul lavoro in un Istituto Penitenziario fortemente discusso da miriadi di segnalate situazioni.
Risulterebbe – conclude la nota – altresì dalla segreteria regionale Sindacale che a Matera il referente della Sicurezza da tempo ha depositato all’Amministrazione Penitenziaria datore del Lavoro le proprie dimissioni dall’incarico(?). Il Coordinamento Sindacale Penitenziario richiede che si accertino le dirette responsabilità di chi e perché si sia disposta l’installazione della pedana in legno mobile atteso anche il vertiginoso numero di ingresso di personale di polizia, dipendenti, detenuti e chiunque a qualsiasi titolo e ragione acceda da quella importante postazione senza che si siano adottati cautele e sicurezza indispensabile per la salute pubblica».
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