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DOPO il reportage del “Quotidiano” sullo stato di degrado e di abbandono in cui oggi versa il Coni di Montereale – reportage che ha dato poi vita su Facebook alla campagna “Salviamo il palazzetto” – ieri sulla questione è intervenuto il consigliere comunale, Giuseppe Molinari che ha proposto che la struttura, per salvarla dal degrado e dall’abbandono «il Coni la potrebbe cedere gratuitamente al Comune che invece di attivare un mutuo per acquistarlo lo potrebbe chiedere per la sua riqualificazione».
Se il Coni cedesse gratuitamente il palazzetto di Montereale al Comune si riuscirebbe a raggiungere più di un obiettivo.
« Innanzitutto – evidenzia Molinari – si eviterebbe all’amministrazione comunale e alla comunità una doppia spesa e cioè quella per l’acquisto e quella per la ristrutturazione dell’edificio e si restituirebbe, inoltre, alla città un importante punto di riferimento nonché un pezzo di storia a cui è legato il passato sportivo di una comunità». Il palazzetto ha visto, infatti, crescere generazioni di sportivi e potrebbe ancora essere uno spazio importante per svolgere attività agonistiche ed eventi legati allo sport .
«Negli ultimi anni – ha aggiunto l’esponente politico cittadino – il confronto sul futuro del Coni sembra essersi fermato in attesa dell’annunciato acquisto da parte dell’amministrazione comunale che, però, non ha grande disponibilità economica e se acquistasse la struttura non potrebbe ugualmente riaprirla in breve tempo visto che servirebbe trovare, poi, le risorse necessarie a ristrutturarla. Sarebbe, a quel punto, più conveniente abbattere la struttura perdendo, però, un simbolo dello sport nella città capoluogo di regione». L’edifcio se continuerà a restare in disuso e in cattive condizioni potrebbe «anche rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità senza dimenticare che potrebbe diventare rifugio o nascondiglio per malintenzionati. L’ipotesi secondo la quale il Coni cederebbe al Comune gratuitamente la struttura in cambio dei campetti da tennis di via Racioppi è da escludere» visto che il «Comune rappresenta i cittadini ed è nell’interesse di questi che deve agire». Insomma accettare lo scambio significherebbe dare il consenso «ad un’iniziativa conveniente solo per il Coni e non per la comunità che perderebbe i campetti da tennis e dovrebbe poi anche investire ingenti risorse per la ristrutturazione del palazzetto».
al.g.
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