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BATTUTA d’arresto, ieri, per lo smaltimento dei rifiuti. I compattatori carichi della spazzatura di Cosenza sono rimasti fermi all’ingresso dell’impianto. Ma il blocco era più su, a Celico (LEGGI LA NOTIZIA SUL BLOCCO DELLO SCORSO MARZO), dove due tir – uno proveniente da Crotone, l’altro da Calabra Maceri – erano stati fermati dagli attivisti, che presidiano la sbarra d’accesso alla discarica. I sacchetti di rifiuti tal quali, non trattati, che facevano bella mostra di sè nel tir di Calabra Maceri, certo non potevano sfuggire.
L’ordinanza prevede che la spazzatura venga conferita a Celico solo dopo esser stata trattata, selezionata, ridotta nei volumi. Tutte operazioni che devono essere garantite dall’impianto di tritovagliatura di Calabra Maceri. Per il tal quale – lo prevedono l’ordinanza e l’accordo raggiunto dai sindaci in prefettura nei caldi giorni della protesta – in discarica vige il divieto d’accesso. L’altro tir bloccato conteneva invece un mezzo carico di terra proveniente da Crotone e destinato a ricoprire le vasche della discarica. E tuttavia, si sono chiesti gli attivisti, conviene davvero farla arrivare da Crotone, visto che la discarica sorge tra i boschi presilani? Anche il carico di terra, insieme al tal quale che non doveva essere lì, è stato alla fine bloccato e nel giro di qualche ora, con il camion di Calabra Maceri, ha fatto dietrofront ed è andato via.
Al presidio, tuttavia, la tensione non si è allentata: il Comitato ambientale presilano riferisce anche di minacce verbali indirizzate ai propri attivisti, proprio «al termine delle operazioni». L’episodio di ieri mattina arriva al culmine di una settimana intensa per il Comitato, che, spulciando tra i documenti della discarica, ha tirato fuori un’autorizzazione per l’accesso dalla discarica alla strada provinciale scaduta da ben sette anni. La segnalazione è diventata una denuncia, indirizzata alla Procura, alla Provincia e alla Polizia provinciale, che ha avviato una serie di accertamenti. «L’illegalità riguarda non solo il transito non autorizzato e quindi abusivo dei mezzi che trasportano rifiuti, ma anche la tipologia degli stessi che vorrebbero conferire in discarica. Il rifiuto tal quale necessita, come normativa vigente prevede, di apposito pretrattamento.
Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine e del Corpo Forestale dello Stato, coadiuvato dal reparto del Nipaf, i tir – si legge nella nota – dovevano passare. Nessun organo dello Stato interviene a bloccare queste illegalità. È stato chiesto al Comitato di far transitare i tir e una volta all’interno dell’impianto si sarebbe provveduto al prelievo con un secchio del contenuto, in attesa “che poi qualcuno controllasse”. Senza seguire la procedura normale. Solo la fermezza del Comitato ha scongiurato l’ulteriore sversamento dell’immondo». Il presidio continua, ma il prossimo appuntamento del Comitato è nel teatro comunale di Rovito: domani alle 18 concerto dei Sing Swing e poi proiezione di “Trashed”, il docufilm con Jeremy Irons in viaggio tra le discariche dei cinque continenti.
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