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E’ stato il dirigente  scolastico dell’istituto Isabella Morra a chiamare la Polizia, chiedendo  un controllo accurato all’interno del suo istituto durante le ore di lezione e senza alcun preavviso, per debellare l’uso di piccole quantità di stupefacenti da parte dei suoi studenti.

E così, da Bari, sono arrivati  Queen e Safila, due pastori tedeschi in forze all’Unità cinofila di Bari che hanno passato al setaccio l’istituto, dopo averne controllati anche altri (senza individuare, in questo caso, alcuna sostanza, ndr.). «I controlli antidroga sono stati effettuati in tutte le scuole superiori  due settimane fa – ha spiegato la dirigente della Questura Maria Luisa Fasano che ha aggiunto – Non si trattava di blitz ma di attività svolte di comune accordo con i dirigenti scolastici che fungesse  da deterrente. Dopo i primi controlli negli istituti, conclusi per fortuna, positivamente. Giovedì, la Squadra Mobile, l’unità cinofile e le Volanti ha però esteso i controlli, con esiti differenti».

«Abbiamo controllato un primo istituto  – ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Nicola Fucarino – ma in  questo primo caso i cani antidroga non ci hanno segnalato nulla. Durante il secondo controllo, in un’altra scuola, invece, su richiesta del preside dell’istituto, controllando bagni e luoghi comuni abbiamo trovato 2 dosi di marijuana e una di hashish mista a tabacco».  La reazione di Queen e Safila non si è fatta attendere, dimostrando che probabilmente in quei locali già in passato erano state  lasciate sostanze stupefacenti. 

«Quella era solo la punta dell’iceberg – precisa Fucarino – perchè come hanno dimostrato i cani antidroga, in quella scuola gli stupefacenti non sarebbero una novità, limitate comunque a marijuana e hashish». Alla presenza degli agenti, alcuni ragazzi hanno tentato di liberarsi delle dosi che avevano, molto probabilmente per uso personale, gettandole dalla finestra. «In alcuni casi, qualcuno – ha specificato Nicola Fucarino – per non perdere nemmeno il denaro investito per l’acquisto, ha preso un pacchetto di sigarette con la marijuana e lo ha posato sul davanzale della finestra, tentando di garantirsi l’anonimato. Il Questore, dopo i controlli effettuati, ha previsto una prosecuzione dell’attività nei luoghi di incontro dei ragazzi, dal Boschetto ai sassi, ad altri punti di ritrovo. Il gruppo della Mobile guidato dall’ispettore capo Franco Accetta e dal sostituto commissario Leonardo Santoro hanno scoperto nei Sassi, un ragazzo che, alla vista degli agenti e dei cani, si è disfatto di un involucro.

Il  ragazzo è stato fermato e denunciato per detenzione ad uso personale di stupefacenti.   Qualche metro più in là – spiega ancora il dirigente – i cani si sono fermati abbaiando in modo incontrollabile dietro un magazzino vicino ad un negozio di souvenir di Francesco Mele, 54 anni. Quest’ultimo ha prima negato che quel locale fosse usato da lui, poi ci ha consegnato le chiavi. All’interno abbiamo trovato 15 pani di hashish alcuni con disegno della tour Eiffel disegnata, marijuana già separata in germogli e conservata in boccacci di vetro oltre a stecchette di hashish e 37 spinelli già preconfezionati. Naturalmente Mele usava anche diversi bilancini di precisione per dosi più o meno consistenti e coltelli, cellophane utili per confezionare le dosi.  In tutto 4 chili complessivamente di hashish e marijuana. Mele, su ordine del sostituto procuratore Rosanna  De Fraia, è già in carcere».

L’indagine, conferma Fucarino, non si ferma qui. resta infatti da chiarire quale sia stata la centrale di rifornimento di Mele e in che modo gli stupefacenti siano arrivati a Matera.

a.ciervo@luedi.it

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