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REGGIO CALABRIA – Monete di epoca magno greca, romana e medioevale, anfore, statuine e monili in ceramica sono state sequestrate dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Reggio Calabria, con la collaborazione dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico di Cosenza, nell’ambito di un’indagine della Procura di Palmi su un mercato illecito di beni archeologici. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo e dal pm Giulia Masci, hanno preso spunto dall’individuazione, in un bagaglio proveniente dal Messico, di nove reperti archeologici nella disponibilità di due persone della provincia di Reggio Calabria. 

A casa di uno dei due indagati, gli investigatori hanno poi trovato 648 monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e medioevale, di cui 248 illecitamente detenute; 37 reperti archeologici, consistenti in anfore, lucerne, statuine e monili in ceramica; un reperto di natura paleontologica. Ulteriori accertamenti investigativi e tecnici hanno consentito di riscontrare che i reperti erano tutti originali e di grande importanza storico-scientifica e, inoltre, che alcuni di questi provenivano dal Messico ed erano riferibili al periodo compreso tra il XV sec. a.C. ed il XV sec. d.C., mentre altri provenivano dalla Grecia ed erano riferibili al periodo compreso tra il I sec. a.C. ed il II sec. d.C.
Al termine degli accertamenti tecnici, i reperti di provenienza europea saranno messi a disposizione della Soprintendenza archeologica, mentre per quelli di origine messicana sono state avviate le procedure con lo Stato del Messico per la restituzione.
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