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LAURIA – «Ascolterò tutte le forze politiche prima di procedere ad un’attenta valutazione sul percorso da intraprendere, la verifica è in atto e quindi mi pare necessario comprendere innanzitutto quali sono le condizioni che hanno portato all’uscita di giunta da parte dei socialisti, un gesto forte che impone una riflessione seria». 

Sono state queste le prime dichiarazioni del sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri, in una intervista che ci ha concesso telefonicamente dopo un paio di giorni di silenzio, a margine del Consiglio comunale di lunedì scorso che lo aveva costretto all’azzeramento del suo esecutivo. 

Sindaco trova opportuni i rilievi che le sono stati mossi e quanto pensa durerà la crisi?

«Sinceramente non lo so, mi auguro sia breve, perché una giunta è necessaria ed abbiamo bisogno di lavorare. Di certo io non mi tiro indietro, né tantomeno nascondo che ci sono dei problemi che non siamo riusciti a risolvere; evidentemente abbiamo commesso qualche errore ma credo che le responsabilità siano di tutti i partiti che compongono la maggioranza, perché le scelte fatte fin qui sono state sempre condivise e sono sorpreso che si sia determinata questa situazione solo a causa di questioni amministrative ».

Pensa che ci siano correlazioni politiche con quanto accade nel capoluogo e a livello regionale, in merito ai negoziati tra PD e PSI per la scelta dei candidati a sindaco nelle prossime elezioni?

«Le ripeto, penso che la crisi sia una faccenda tutta interna alla nostra maggioranza, che dovrà essere in grado di trovare una soluzione condivisa; non so se ci siano altre motivazioni ma sono fiducioso che al termine della verifica arriveremo ad una conclusione positiva». 

Nella serata di venerdì intanto, si è svolto il Consiglio direttivo del Pd che, secondo quanto affermato dal capogruppo Nicola Carlomagno, «ha apprezzato la mossa del sindaco di accettare le dimissioni degli assessori e di revocare gli incarichi. Dopo un dibattito approfondito la proposta è stata quella di ri-elaborare il programma elettorale aprendolo ai contributi di tutte le forze della maggioranza, a fronte del mutato quadro politico rispetto a qualche anno fa. Toccherà a lui adesso confrontarsi con gli esponenti degli altri partiti e riuscire a fare sintesi per ripartire con più forza e velocemente».

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