X
<
>

Share
5 minuti per la lettura

LOCRI – Nel 2014 i liquami provenienti dagli scarichi fognari non vengono indirizzati verso un depuratore ma sversano direttamente in un torrente. A certificarlo sono le parole del sindaco di Antonimina, piccolo centro montano della Locride, che in un avviso protocollato in Comune avverte del potenziale pericolo. «I liquami provenienti dalla rete fognaria di Antonimina centro – scrive il primo cittadino Antonio Condelli – si versano nella fiumara “Portigliola”. Al fine di verificare l’integrità delle acque è stato chiesto all’Arpacal una analisi del torrente, la richiesta non ha avuto risposta». 
Il protocollo del documento a firma del sindaco è datato 18 marzo 2014, una settimana fa. A questo punto lo scenario che si apre è assolutamente inquietante, infatti sono diversi i quesiti che attenderebbero delle risposte da parte della politica e da parte dei tecnici deputati a preservare l’integrità della salute pubblica, risposte che più di tutti vanno date ai cittadini. Intanto è bene precisare che uno dei problemi più immediati di uno sversamento fognario nel letto di una fiumara è senza dubbio quello che interessa il nostro mare, infatti dove pensate che possano finire i liquami una volta arrivati nel torrente? Naturalmente nello Jonio che con puntualità svizzera presenta anomalie in superficie che fanno preoccupare i pescatori e in estate anche i bagnanti.
 Il problema ovviamente non tocca esclusivamente Antonimina ma anche altri centri montani della Locride, sarebbero almeno altri quattro i comuni in cui il collettamento alla rete fognaria è incompleto, una questione che, ad esempio, il tanto prodigo e attento comitato dei sindaci non affronta pur a conoscenza della gravità dei fatti. C’è da sottolineare anche un altro importante aspetto che riguarda lo sversamento dei liquami nei torrenti, ovvero che oltre alla immediata preoccupazione sulla qualità dell’acqua in superficie vi è il ben più rischioso allarme delle infiltrazioni che le sostanze assolutamente inquinanti provocano nel terreno, in altre parole quello che la fiumara non porta in mare la terra lo assorbe. E qui l’Arpacal può fare ben poco, infatti è strano che il sindaco di Antonimina si chieda come mai l’azienda regionale per l’ambiente non abbia risposto alle sua sollecitazioni e non si chieda invece perché le fogne del suo comune vomitano liquami nei torrenti. Forse già conosce la risposta e se così è, sarebbe bene la faccia conoscere anche ai cittadini. 
L’interrogativo che però deve avere una risposta immediata è sapere quanti e quali altri comuni hanno lo stesso problema di Antonimina e capire chi deve intervenire e per quale ragione fino a questo momento non lo ha fatto. La stagione estiva è alle porte e come ogni estate il mare della Locride è pronto ad accogliere ogni genere di sostanza che proviene dalle fognature e dagli scarichi a monte. Il problema della depurazione sembra non interessare nessuno, tranne i cittadini. 

LOCRI – Nel 2014 i liquami provenienti dagli scarichi fognari non vengono indirizzati verso un depuratore ma sversano direttamente in un torrente. A certificarlo sono le parole del sindaco di Antonimina, piccolo centro montano della Locride, che in un avviso protocollato in Comune avverte del potenziale pericolo. «I liquami provenienti dalla rete fognaria di Antonimina centro – scrive il primo cittadino Antonio Condelli – si versano nella fiumara “Portigliola”. Al fine di verificare l’integrità delle acque è stato chiesto all’Arpacal una analisi del torrente, la richiesta non ha avuto risposta». 

Il protocollo del documento a firma del sindaco è datato 18 marzo 2014, una settimana fa. A questo punto lo scenario che si apre è assolutamente inquietante, infatti sono diversi i quesiti che attenderebbero delle risposte da parte della politica e da parte dei tecnici deputati a preservare l’integrità della salute pubblica, risposte che più di tutti vanno date ai cittadini. Intanto è bene precisare che uno dei problemi più immediati di uno sversamento fognario nel letto di una fiumara è senza dubbio quello che interessa il nostro mare, infatti dove pensate che possano finire i liquami una volta arrivati nel torrente? Naturalmente nello Ionio che con puntualità svizzera presenta anomalie in superficie che fanno preoccupare i pescatori e in estate anche i bagnanti. 

Il problema ovviamente non tocca esclusivamente Antonimina ma anche altri centri montani della Locride, sarebbero almeno altri quattro i comuni in cui il collettamento alla rete fognaria è incompleto, una questione che, ad esempio, il tanto prodigo e attento comitato dei sindaci non affronta pur a conoscenza della gravità dei fatti. C’è da sottolineare anche un altro importante aspetto che riguarda lo sversamento dei liquami nei torrenti, ovvero che oltre alla immediata preoccupazione sulla qualità dell’acqua in superficie vi è il ben più rischioso allarme delle infiltrazioni che le sostanze assolutamente inquinanti provocano nel terreno, in altre parole quello che la fiumara non porta in mare la terra lo assorbe. E qui l’Arpacal può fare ben poco, infatti è strano che il sindaco di Antonimina si chieda come mai l’azienda regionale per l’ambiente non abbia risposto alle sua sollecitazioni e non si chieda invece perché le fogne del suo comune vomitano liquami nei torrenti. Forse già conosce la risposta e se così è, sarebbe bene la faccia conoscere anche ai cittadini.

 L’interrogativo che però deve avere una risposta immediata è sapere quanti e quali altri comuni hanno lo stesso problema di Antonimina e capire chi deve intervenire e per quale ragione fino a questo momento non lo ha fatto. La stagione estiva è alle porte e come ogni estate il mare della Locride è pronto ad accogliere ogni genere di sostanza che proviene dalle fognature e dagli scarichi a monte. Il problema della depurazione sembra non interessare nessuno, tranne i cittadini. 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE