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SARÀ processato oggi per direttissima Vincenzo Paciello, 41 anni, arrestato ieri a Pignola dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma.
Ieri mattina, intorno alle 9, Vincenzo Paciello si è recato nell’abitazione dei familiari della moglie, Concetta Pesce, 39 anni.
La donna già da un po’ di tempo aveva deciso di trasferirsi, con i suoi figli, a casa della mamma perché tra i due le cose non andavano più bene. Una decisione che, però, il marito molto probabilmente non ha mai accettato. Come potrebbe non avere accettato una possibile separazione legale e magari l’idea che la sua donna poteva rifarsi una vita. Una vita senza di lui.
E così ieri mattina l’uomo si è recato nell’abitazione dove la donna vive con la madre e con il fratello. Una visita che in un primo momento è apparsa normale visto che in quella casa vivono anche i figli del quarantunenne.
Vincenzo Paciello e Concetta Pesce si sono trovati nel portone.
Hanno cominciato a discutere. Poi i toni si sono fatti sempre più aspri. Ne è nata una vera e propria lite. A un certo punto l’uomo ha tirato fuori da una tasca un coltello a serramanico e ha cominciato a colpire la donna. Alcune pugnalate sono state inferte al torace. Ferite non troppo profonde anche perché Concetta Pesce ha tentato di parare i colpi proteggendosi con le mani. Poi quella coltellata alla gola: un organo vitale. Per fortuna la lama non si è conficcata in profondità altrimenti la donna avrebbe potuto morire dissanguata.
Concetta Paciello si è comuqnue accasciata a terra mentre Vincenzo Paciello ha imboccato il portone ed è scappato. Mentre si dava alla fuga ha buttato il coltello poco distante dall’abitazione della moglie.
Nel frattempo la donna ha comiciato a chiedere aiuto. Le sue grida sono state sentite dal fratello che si è precipitato da lei e ha chiamato il 118 e il 112.
Il personale del “Basilicata soccorso” ha immediatamente trasportato la donna all’ospedale San Carlo dove è ricoverata ma non è in pericolo di vita. Per lai la prognosi è di 30 giorni. Nel frattempo i carabinieri, dopo avere raccolto da terra il coltello a serramanico, si sono messi sulle tracce dell’uomo.
In pochissimo tempo l’hanno visto e l’hanno fermato in piazza Risorgimento, in pieno centro storico a pochi passi dalla sede del Comune e dalla Stazione dei Carabinieri.
L’uomo, come detto, è accusato di tenato omicidio e porto abusivo di arma. Arrestato è stato portato in una camera di sicurezza dei carabinieri. Oggi il processo per direttissima.
a.giammaria@luedi.it
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