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IRSINA – La seconda edizione del falò di San Giuseppe, organizzato ad Irsina dall’associazione culturale “Se Montepeloso”, in collaborazione con le altre associazioni locali, è diventato un vero e proprio evento culturale. Le due serata organizzate per il 18 e 19 marzo hanno lasciato il segno, grande soddisfazione da parte della comunità che ha molto apprezzato l’idea di riunire, ancora una volta, la cittadina intorno al fuoco di San Giuseppe nella lunga via Alcide de Gasperi ad Irsina.
Complice lo straordinario clima primaverile, che si vive in questi ultimi giorni, la gente ha potuto apprezzare davvero una bella serata.
E’ stata all’ietata dal lungo serpentone di bancarelle del mercatino e dagli stand delle Associazioni culturali: Fidas donatori di sangue di Irsina, dall’Unitalsi, dalle Torri Umane, El Macumba, il duo musicale Michele Favatà e Raffaele Tarantino, i Volonatri della Protezione Civile Vola, e dalla stessa Se Montepeloso.
Alla manifestazione non potevano mancare i numerosi stand gastronomici organizzati dagli operatori della ristorazione locale, e dai soliti camioncini attrezzati x la preparazione di panini e arrosti vari.
Alle 20 in punto è partito il concerto di fuochi pirotecnici che ha anticipato l’accensione del grande Falò. Le fiamme che hanno bruciato la grande catasta di legna, hanno lambito per molte ore il cielo scuro della bella serata irsinese, il mix di colori offerti dall’infrangesi delle fiamme al cielo blu scuro hanno inchiodato per diverso tempo la comunità presente a perdersi nello straordinario spettacolo di colori.
A far cornice al grande falò, il gruppo musicale dell’associazione culturale di Tursi “ U Bandon” con il loro grande richiamo musicale , inneggiando a quella cultura del banditismo che in tanti apprezzano, solo per la formidabile attrazione derivante dai canti. In via eccezionale, durante la serata, finalmente gli irsinesi hanno potuto apprezzare anche le diverse formazioni di Torri Umane, realizzate dai volontari dell’associazione Torri Umane. Al termine Raffele Policarpo il presidnte dell’associazione, si ritiene soddisfatto per l’esito finale raggiunto dall’evento: «Sono state confermate in buona parte tutte le aspettative, abbiamo ascoltato come sempre tutte le critiche costruttive arrivate dalla gente durante la festa, tuttavia -spiega- la nostra scommessa rimane sempre quella di realizzare delle manifestazioni che promuovano la rivalorizzazione delle nostre tradizioni; ci proponiamo di fare cose semplici, senza la pretesa di chiedere risorse alla comunità, con il rischio di andare ad inficiare la buona riuscita dell’organizzazione di altre feste tradizionali, importanti per il paese. E come per le tradizioni, l’altro nostro principale obiettivo resta quello di valorizzare i numerosi artisti del posto. Adesso l’appuntamento –conclude soddisfatto Policarpo- è per il prossimo 25 aprile con il secondo raduno di auto d’Epoca». Mentre raccogliamo l’invito dagli stand degli operatori commerciali del posto di riunire le associazioni interessate a realizzare un calendario di eventi per tutto l’anno.
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