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CANDONGA “Premium partner” di Viaggiatore Gourmet, il roadshow nei ristoranti stellati Michelin.
Il blasonato chef vegetariano Pietro Leeman ha presentato ieri al suo “Joia” di Milano, un piatto tutto basato sul prelibato frutto di origini spagnole, ma ormai made in Basilicata con l’azienda Planitalia. L’evento è stato seguito live, a partire dalle 20.30, attraverso i profili social (facebook e twitter) di Viaggiatore Gourmet con oltre 30.000 followers in tutto il mondo e su quelli di Candonga (facebook, twitter e google+).
Una partnership all’insegna del gusto: prima il feeling ora la collaborazione fra Viaggiatore Gourmet e la Candonga.
Il Joia è il primo ristorante vegetariano italiano stellato Michelin. La fragola top quality, nel corso delle altre tappe che la vedranno protagonista fino a fine aprile nelle principali città del nord Italia, ha ispirato con il suo aspetto invitante, forma e gusto unici gli chef dei ristoranti più prestigiosi. Il contatto diretto con la ristorazione contribuisce senza dubbio ad accrescere la presenza della Candonga e a consolidarne, quindi, la sua naturale posizione di mercato.
Le fini proposte gastronomiche sono state presentate a ospiti illustri del panorama culinario: sommelier, ristoratori, appassionati gourmet, chef, giornalisti specializzati e food blogger, addetti ai lavori, trend setter influencer potranno degustare, apprezzare e sperimentare l’audacia del gusto Candonga.
«Le ricette d’autore che avranno la fragola top quality come protagonista saranno disponibili nell’apposita sezione “condividila” del sito internet ufficiale candonga.it», ha detto Carmela Suriano ideatrice del Club Candonga.
«Viaggiatori Gourmet fa parte di un vero Roadshow Internazionale itinerante, che prevede tappe settimanali nelle grandi cucine e grandi hotel, resort e relais, affiancato da una serie di importanti Premium Partner, rappresentanti delle principali eccellenze enogastronomiche nazionali ed internazionali», ha detto Claudio Sacco noto ricercatore enogastronomico nonché fondatore dell’esclusivo Club Viaggiatore Gourmet. Dopo la raccolta e il confezionamento che avvengono direttamente sul campo, le fragole sono trasportate in magazzino, dove non subiscono ulteriori lavorazioni ma sono sistemate per l’imballaggio, quindi vengono protette da un cappottino posto al di sopra delle pedane che accolgono le cassette. L’imballaggio segue una tecnica particolare che permette alla Candonga di respirare. Su una facciata della pedana sulla quale sono poste le cassette viene applicato un manifesto che è un ulteriore segno di riconoscimento.
Pietro Leeman, chef del ristorante Joia, opera stabilmente a Milano, fra i suoi maestri Fredy Girardet e Gualtiero Marchesi. Vanta un’importante esperienza biennale in Cina e Giappone. Ama la natura, da cui trae ispirazione e che riproduce nei suoi piatti. E’ specialista riconosciuto dell’Alta cucina naturale vegetariana, oltre ad essere un fervido praticante dell’Ayurveda, l’antica spiritualità indiana, che rappresenta la matrice di tutte le religioni del mondo.
LA PRODUZIONE
Dalla pianta alle tavole dei consumatori in meno di ventiquattro ore; la fragola top quality, che ha conquistato i foodies prodotta nel Metapontino, a Policoro dall’azienda Suriano-Casalnuovo, viene raccolta e sistemata già al mattino presto.
«Il confezionamento avviene direttamente in campo ed è curato da mani abilissime, quindi manodopera altamente specializzata», spiega Carmela Suriano, general manager di Planitalia importante azienda vivaistica con sede nel centro jonico.
Il general manager, nel parlare dell’azienda Suriano-Casalnuovo, racconta il successo della Candonga, fragola che supera abbondantemente i valori minimi richiesti quanto a zuccheri naturali (prova Brix) e durezza (shelf life): «L’azienda Suriano Casalnuovo, realizza un prodotto top quality grazie ad un connubio fra cultivar, metodo di produzione e confezionamento. Abbiamo scelto di produrre la Candonga perché ha le caratteristiche organolettiche migliori per consistenza, sapore e bellezza dei frutti. La tecnica di produzione rispetta il disciplinare del Club Candonga che prevede un utilizzo molto razionale dei mezzi che possono aiutare la pianta a diventare top quality».
Carmela Suriano si sofferma su quelle che sono le reazioni del mercato e sulle aspettative nell’immediato futuro.
«Le reazioni attuali sono buone, siamo a marzo, sebbene con Candonga abbiamo iniziato già da gennaio: il nostro prodotto si differenzia sui mercati per le caratteristiche organolettiche e per la qualità. Le prospettive future sono molto buone; sul mercato troviamo una miriade di qualità di fragole provenienti da altre regioni e paesi europei, tuttavia il nostro prodotto ha una forza distintiva maggiore per le note qualità in questo è agevolato anche dalle condizioni climatiche esclusive che abbiamo nel Metapontino. Per produrre questo tipo di Candonga abbiamo bisogno di questo terreno, delle nostre acque, e delle tecniche colturali innovative e compatibili con l’ambiente di cui disponiamo».
La bellezza naturale della fragola valorizzata dal lavoro di confezionamento ha una nuova identità visiva che rappresenta una delle più importanti novità insieme con il codice produttore. «Il packaging Candonga –ha spiegato Suriano- ha una rinnovata e più salda identità visiva che rende il prodotto esclusivo e agevola il consumatore che lo riconosce senza esitazioni a ciò si aggiunga la disposizione nei cestelli curata minuziosamente».
a.corrado@luedi.it
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