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POLICORO – Sarà l’autopsia, disposta per stamane, a stabilire l’esatta causa della morte di Chiara Mitidieri, la neonata deceduta lunedì mattina poco dopo la nascita, mentre veniva trasporta in eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza.

Il drammatico episodio è accaduto nell’ospedale di Policoro, dove era nata la bimba con un taglio cesareo programmato alla madre, Maria Pina Di Gilio, originaria di Accettura ma residente nella città jonica con il marito Cosimo, già genitori di un’altra bimba di un anno e mezzo.

L’intervento era stato programmato per lunedì, dopo una gravidanza trascorsa senza particolari criticità, almeno fino allo scorso 7 marzo, quando la puerpuera si era presentata al Pronto soccorso con dolori pelvici. In quell’occasione, pare che il medico di turno dispose alcuni controlli approfonditi, che avrebbero evidenziato una probabile malfomazione del feto, con un’anomala collocazione di cuore e stomaco. Chiara è venuta alla luce alle 10.48 di lunedì con un ph perfetto, come ha sottolineato il dirigente medico del reparto di Ostetricia e Ginecologia, Tommaso Riccardi. Dopo la protocollare osservazione in sala parto, la neonata è stata portata in reparto, ma in quindici minuti il quadro clinico è precipitato, con evidenti difficoltà respiratorie, verosimilmente riconducibili, secondo i medici dell’ospedale di Policoro, a una sospetta ernia diaframmatica, manifestatasi probabilmente solo all’atto della nascita; forse perchè non particolarmente marcata.

Immediatamente la neonata è stata stabilizzata ed intubata per il trasporto in eliambulanza al reparto di Terapia intensiva neonatale del San Carlo, l’unico in Basilicata. Durante il trasporto, nonostante le cure e la premura del personale medico, Chiara è deceduta. Non ce l’ha fatta.

Sul caso è stata aperta un’indagine interna, come ci conferma il dottor Silvio Anastasio, primario del reparto Donna, Maternità e Infanzia di Matera, di cui fa parte l’Unità operativa di Policoro.

«Sto attendendo la cartella clinica completa -spiega Anastasio- per capire la storia clinica di questa gravidanza. Quello che è certo è che questo episodio non passerà inosservato, avendo noi già disposto un’indagine interna, per verificare l’avvenuto rispetto di tutti i protocolli. Comunque, la morte della neonata non è correlabile alle modalità del parto, perchè ha avuto la massima assistenza possibile, essendo stata immediatamente intubata e ventilata, con un trasporto rapidissimo al reparto specializzato di Potenza». Sulla causa del decesso, Anastasio è cauto in attesa di ricevere tutta la documentazione e, soprattutto, conoscere l’esito dell’esame autoptico, disposto per stamane presso l’ospedale San Carlo, dove è stato ascritto il decesso. Il padre della bambina, Cosimo Mitidieri, ha sporto denuncia presso la Polstato di Potenza, perchè vuole capire. «Da parte nostra -conclude Anastasio- vogliamo capire cosa sia accaduto e cosa, eventualmente, abbiamo da imparare da questi eventi traumatici». Si poteva sapere prima della malfomazione con l’ecografia morfologica? «In alcuni casi sì -spiega lo specialista- come per le deformazioni craniche, in altri è più complesso e difficile». Resta una sola domanda: perchè la puerpuera non è stata ricoverata al San Carlo per il parto, vista la probabile criticità del feto?

a.corrado@luedi.it

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