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MELFI – Sei ragazzi africani, tutti di età compresa tra i diciotto ed i venticinque anni, che arrivano dalla lontanissima nazione del Gambia sono ospiti presso il centro di accoglienza di Melfi.
La struttura, donata da Fs è magnificamente gestita da una cooperativa che: «nasce nell’anno 1995 da un’esperienza di volontariato – spiega il presidente della cooperativa Solidarietà, Antonella Robortaccio – e che negli anni ha realizzato una serie di incontri non ultimo questo di Melfi».
I ragazzi africani sono sbarcati dalla nave San Giusto il 18 febbraio scorso in Sicilia e da Augusta sono stati successivamente trasportati in aereo a Crotone: «per poi arrivare qui in Basilicata – prosegue il presidente, Robortaccio – dove hanno richiesto regolare permesso di soggiorno. Siamo in attesa di essere convocati a Crotone dove si definirà la pratica per ottenere il permesso di soggiorno. Loro hanno richiesto asilo politico».
Dolcissimi ed educati negli atteggiamenti, disponibilissimi ad incontrare la gente del posto, i sei giovani cittadini africani hanno bisogno di socializzare e dimenticare gli stenti di un viaggio assurdo e la miseria di una nazione infinitamente povera.
A Melfi i sei ragazzi hanno trovato pasti sicuri, solo sognati in Gambia, abiti degni di questo nome e l’ospitalità dei soci di una cooperativa molto ben organizzata.
Nei giorni scorsi i giovani extracomunitari sono stati invitati ad una partita di basket dai dirigenti della locale squadra del Melfi che milita nel campionato di promozione e nonostante la difficoltà di lingue diverse, parlano lingua madre africana ed un buon inglese, in palestra hanno conosciuto tanti nuovi amici. «Possono essere aiutati anche con un semplice abbraccio – conclude il presidente della cooperativa, Solidarietà, Anonella Robortaccio – perché abbiamo avuto modo di comprendere che chiedono soprattutto di essere accettati qui da noi. Realizzano dei lavori in perline di plastica e lo fanno con il capo chino ed una pratica esemplare. Chiunque può venire a trovarli per semplice compagnia o con doni di ogni tipo».
Il vescovo della diocesi di Melfi Rapolla Venosa, Gianfranco Todisco ha incontrato i ragazzi africani e con un ottimo inglese, frutto delle sue numerose missioni nei paesi più poveri del pianeta, ha immediatamente stabilito un contatto con gli ospiti del centro di accoglienza.
La diocesi si è impegnata nel coadiuvare il lavoro della cooperativa Solidarietà ed un padre missionario già da una settimana ha cominciato a fornire lezioni in lingua italiana per favorire l’integrazione di tutti.
Il commissario di pubblica sicurezza, Aniello Ingenito quotidianamente si reca in visita nella struttura del piazzale antistante la stazione ferroviaria di Melfi ed anche la sua disponibilità dimostra la grande umanità che hanno generato questi ragazzi giunti in Italia impauriti ma che stanno trovando una città capace di ospitarli con grande civiltà.
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