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LAMEZIA TERME – L’intervento tempestivo di una volante del commissariato ha evitato che l’auto dell’avvocato Fulvio Amendola andasse completamente distrutta dalle fiamme appiccate da un uomo giunto sul posto incappucciato. Le immagini delle telecamere esterne di una banca ubicata al piano terra del palazzo dove abita l’avvocato, in via Po, nel centro della città, hanno infatti ripreso la scena.
Dalle immagini si noterebbe un ragazzo incappucciato con in mano dei fogli di giornali che probabilmente avvolgevano la tanica del liquido infiammabile. Gli investigatori del commissariato di Lamezia, coordinati dal dirigente Antonio Borelli, sono quindi impegnati a individuare l’autore che potrebbe avere le ore contate. L’incendio è stato appiccato intorno alle 20 di ieri sera ed ha interessato solo la parte anteriore della Bmw X3 del noto professionista lametino. L’auto era in sosta all’ingresso del palazzo (accanto a un negozio che aveva chiuso pochi minuti prima dell’incendio) dove l’avvocato abita e dove è situato pure il suo studio professionale.
La volante del commissariato in quel momento si trovava a 50 metri dall’accaduto e in pochi minuti è giunta sul luogo domando l’incendio con l’estintore prima che si propagasse su tutta l’autovettura. L’avvocato Amendola, civilista, è molto noto in città e nel mondo forense non solo lametino. Attualmente è consigliere dell’Ordine degli avvocati di Lamezia di cui è stato pure presidente. Contattato dal Quotidiano l’avvocato è rimasto molto amareggiato per l’accaduto: «Non riesco a capire, non mi spiego cosa abbia potuto scatenare un atto così». Sul caso quindi spetta alla polizia di Stato fare luce.
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