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UNA diffida. Continua a stringersi il cerchio attorno all’uso di pet coke nei forni della Ila Laterizi di Venusio.
Il provvedimento dell’Ufficio compatibilità ambientale della Regione, impone all’azienda di «Non proseguire nell’eventuale uso del pet coke, non perpetrare nell’irregolarità di esercizio dell’impianto ed effettuare immediatamente gli interventi prescritti dall’autorizzazione per l’utilizzo del combustibile solido e lo stoccaggio dei rifiuti». La Ila ha 15 giorni di tempo per mettersi in regola e comunicare con una relazione tecnica gli interventi effettuati e le modalità di stoccaggio e manipolazione.
L’atto è stato notificato anche alla provincia, all’Arpab, alla Asm e al Comune.
Proprio il Comune, martedì, aveva convocato una seconda riunione del tavolo tecnico in cui si era giunti alla decisione di sospendere l’uso di pet coke fino alla definizione di un protocollo d’intesa.
Sempre l’amministrazione comunale, nelle ore successive alla comunicazione di Ila Laterizi, sull’intenzione di voler riprendere l’uso del combustibile, aveva fatto presente alla Regione, all’Arpab e al Corpo forestale l’urgenza di procedere alla sospensione dell’Aia già concessa nel 2010 anche alla luce del sopralluogo effettuato dal Corpo forestale dello Stato il 19 febbraio scorso nello stabilimento di Venusio.
In quel verbale (protocollo n. 206) era stata tra l’altro segnalata la «Gestione non autorizzata di rifiuti speciali anche di presunta natura pericolosa con depositi e smaltimenti incontrollati di rifiuti provenienti dal ciclo di produzione dello stesso stabilimento».
In quella stessa occasione gli agenti avevano riscontrato anche «L’esistenza di una superficie di 3000 metri quadrati circa, interessata dallo smaltimento abusivo di rifiuti speciali provenienti dal ciclo di lavorazione dell’azienda Ila Laterizi, mediante lo spianamento e l’interramento di scarti di mattoni laterizi, fettucce di plastica fda imballaggio e travette in cemento armato. L’abuso è stato segnalato alla Procura della Repubblica».
Tutti elementi che per l’Ufficio compatibilità ambientale della Regione hanno ulteriormente motivato il provvedimento di diffida.
Proprio al documento del Corpo forestale dello Stato fa riferimento l’ente di via Anzio. Nella documentazione ricevuta «Sono in particolare riassunte le varie interlocuzioni tra gli enti preposti e le richieste di chiarimenti inoltrate dalla Regione all’Ila, rimaste in parte inevase, sia in merito alla tipologia del combustibile utilizzato, sia sulla mancata attivazione dei alcuni punti di emissione, sia anche sulle modalità di stoccaggio dei rifiuti prodotti dall’impianto e di quelli utilizzati come attività di recupero. E’ inoltre citato anche l’accertamento effettuato dal Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione Matera dal quale risulta il deposito e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti provenienti dal ciclo di produzione dell’impianto».
Il sindaco Salvatore Adduce commenta: «Avevo chiesto all’azienda, nel corso dell’incontro di martedì, di ripristinare al più presto le condizioni nello stabilimento anche per quanto riguarda i meccanismi di smaltimento». A questo punto, forti anche del provvedimento della Regione, si lavorerà ancora più velocemente per la stipula del protocollo d’intesa che individuerà i parametri di azione.
Arpab e Provincia dovranno verificare e monitorare lo stato dell’arte ed eventuali inosservanze.
L’ASSESSORE BERLINGUER: L’AZIENDA RISPETTI LE REGOLE E L’AMBIENTE
IL riscontro di alcune inosservanze da parte della Ila Laterizi di Matera sull’utilizzo del pet-coke ha prodotto l’inevitabile provvedimento della Regione Basilicata di diffida a proseguire nell’eventuale uso del pet-coke e a non perpetrare irregolarità nell’esercizio dell’impianto. La Ila Laterizi deve rispettare le regole e l’ambiente e deve effettuare immediatamente gli interventi prescritti dall’autorizzazione per l’utilizzo del combustibile solido e lo stoccaggio dei rifiuti».
Lo ha dichiarato ieri, a poche ore dalla comunicazione sui provvedimenti presi dal Dipartimento Ambiente, l’assessore regionale Aldo Berlinguer.
«Per procedere alle opportune verifiche – aggiunge Berlinguer – abbiamo chiesto una relazioni sugli interventi effettuati per l’utilizzo del pet-coke e sulle modalità di stoccaggio dei rifiuti.
Ed abbiamo inoltre coinvolto l’Arpab e la Provincia nella verifica di eventuali inosservanze.
Abbiamo fatto tutto ciò – conclude Berlinguer – sia a tutela della salubrità ambientale, sia per ottenere il dovuto rispetto di quanto prescritto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale».
Il caso della Ila Laterizi nei giorni scorsi era tornato d’attualità dopo la comunicazione dell’azienda di voler riprendere ad utilizzare questo materiale come combustibile, al più presto, La decisione della Regione modifica del tutto questi programmi.
a.ciervo@luedi.it
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