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Crotone, 12 mar. – Ventitre persone denunciate un danno di 100.000 euro accertato ai danni dell’erario. E’ il bilancio di un’operazione svolta dai militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Crotone che hanno scoperto una nuova truffa ai danni dell’Inps organizzata dal titolare di una ditta individuale di Isola Capo Rizzuto. La ditta, attraverso l’assunzione fittizia di 22 braccianti agricoli, denunciati insieme ad titolare dell’azienda, ha consentito l’indebita percezione di indennità previdenziali ed assistenziali per un ammontare di 100.000 euro. (AGI)
(AGI) – Crotone, 12 mar. – Le indagini della Guardia di Finanza crotonese, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Gabriella De Lucia, avrebbero evidenziato che la ditta era stata costituita al solo scopo di consentire l’indebita percezione di vari trattamenti previdenziali quali indennità di disoccupazione agricola, maternità e malattia. L’operazione della Fiamme Gialle pitagoriche ha fatto seguito ad un’ispezione dell’Inps, nell’ambito della quale erano già emerse anomalie in ordine alla posizione dell’azienda. In particolare, dopo aver operato come impresa di costruzioni sino al 2003, la ditta individuale aveva dichiarato l’avvio dell’attività nel settore della coltivazione di ortaggi a decorrere dal gennaio 2008. Sin dall’anno precedente, tuttavia, il titolare aveva assunto numerosi lavoratori dipendenti e stipulato due contratti per l’affitto di terreni. Gli approfondimenti investigativi dei finanzieri hanno però permesso di appurare che l’azienda ha operato solo sulla carta. In relazione alla disponibilità dei fondi da coltivare, sarebbe emerso che un contratto era falso perchè stipulato con una persona deceduta da oltre due anni, mentre l’altro è stato completamente disconosciuto dal proprietario quanto al contenuto ed alla firma. Il titolare dell’impresa, inoltre, gravato da numerosi precedenti di polizia per armi, stupefacenti e riciclaggio, è stato detenutonella casa circondariale di Crotone nel periodo dal settembre 2007 al novembre 2010, ovvero per quasi tutto l’arco temporale della dichiarataoperatività dell’azienda. Anche le dichiarazioni rese dai braccianti non sono risultate credibili. Molti di loro non avrebbero saputo riconoscere fisicamente il proprio datore di lavoro e avrebbero fornito indicazioni inattendibili sul tipo di coltivazioni effettuate e sull’ubicazione dei terreni da lavorare. 
Tra l’altro, almeno 5 dei 22 lavoratori formalmente assunti erano già stati coinvolti in altre attività investigative su casi analoghi. Il titolare dell’azienda, già denunciato in passato per reati tributari, è stato segnalato, in concorso con i 22 falsi braccianti fittiziamente assunti alle sue dipendenze, per i reati di falso e truffa aggravata. (

CROTONE – Ventitre persone denunciate un danno di 100mila euro accertato ai danni dell’erario. E’ il bilancio di un’operazione svolta dai militari del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Crotone che hanno scoperto una nuova truffa ai danni dell’Inps organizzata dal titolare di una ditta individuale di Isola Capo Rizzuto. 

Attraverso l’assunzione fittizia di 22 braccianti agricoli, denunciati insieme ad titolare dell’azienda, si è ottenuta l’indebita percezione di indennità previdenziali ed assistenziali. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Gabriella De Lucia, avrebbero evidenziato che la ditta era stata costituita al solo scopo di consentire di intascare indennità di disoccupazione agricola, maternità e malattia. L’operazione della Fiamme Gialle pitagoriche ha fatto seguito ad un’ispezione dell’Inps, nell’ambito della quale erano già emerse anomalie in ordine alla posizione dell’azienda. 

Dopo aver operato come impresa di costruzioni sino al 2003, la ditta individuale aveva dichiarato l’avvio dell’attività nel settore della coltivazione di ortaggi a decorrere dal gennaio 2008. Sin dall’anno precedente, tuttavia, il titolare aveva assunto numerosi lavoratori dipendenti e stipulato due contratti per l’affitto di terreni. Gli approfondimenti investigativi dei finanzieri hanno però permesso di appurare che l’azienda ha operato solo sulla carta. In relazione alla disponibilità dei fondi da coltivare, sarebbe emerso che un contratto era falso perchè stipulato con una persona deceduta da oltre due anni, mentre l’altro è stato completamente disconosciuto dal proprietario quanto al contenuto ed alla firma. 

Il titolare dell’impresa, inoltre, gravato da numerosi precedenti per armi, stupefacenti e riciclaggio, è stato detenuto nella casa circondariale di Crotone nel periodo dal settembre 2007 al novembre 2010, ovvero per quasi tutto l’arco temporale della dichiarata operatività dell’azienda. Anche le dichiarazioni rese dai braccianti non sono risultate credibili. Molti di loro non avrebbero saputo riconoscere fisicamente il proprio datore di lavoro e avrebbero fornito indicazioni inattendibili sul tipo di coltivazioni effettuate e sull’ubicazione dei terreni da lavorare. Tra l’altro, almeno 5 dei 22 lavoratori formalmente assunti erano già stati coinvolti in altre attività investigative su casi analoghi. Il titolare dell’azienda, già denunciato in passato per reati tributari, è stato segnalato, in concorso con i 22 falsi braccianti fittiziamente assunti alle sue dipendenze, per i reati di falso e truffa aggravata. 

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