X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

CIRCA cinquantamila euro di risorse per rimettere a nuovo il cimitero. La potatura dei viali, le siepi che sono state aggiustate al meglio, oltre 15 tir per portar via tutti quanti i rifiuti speciali che erano rimasti nell’area. In più l’adeguamento del deposito, dei bagni, della camera mortuaria presente all’ingresso del cimitero e lavori in corso in accordo con l’Asm per approntare e perfezionare a breve anche una camera autoptica nella quale poter svolgere le autopsie.

Sono questi alcuni degli interventi fatti al cimitero materano di contrada Pantano: «i rifiuti che abbiamo trovato erano lì da molti anni, noi abbiamo fatto tutto in pochi mesi con i fondi recuperati nell’assestamento di bilancio del novembre scorso dall’avanzo di amministrazione con i quali siamo riusciti a dare decoro a questa struttura» ha spiegato l’assessore comunale Rocco Rivelli. «Si è trattato di un lavoro non di poco conto ad esempio abbiamo concordato con i fiorai e malgrado le polemiche di dover rimuovere corone e fiori entro 12 ore dal funerale e di poterli portare al centro rifiuti speciali dove è possibile smaltirli senza aggravi di spese. Si è trattato di un percorso non facile ma che sta dando i suoi frutti ed importante in un posto come questo».

Definiti questi aspetti i prossimi mesi, probabilmente la prossima legislatura servirà per risolvere due questioni fondamentali la gestione e l’autonomia del cimitero. «Io credo che si debba uscire, in questo senso da posizioni ideologica e si debba affrontare un discorso ampio. Fermo restando che la regia deve essere del pubblico ma bisogna prendere atto che gestire una struttura così grande richiede dei costi ed è dunque necessario pensare al da farsi magari immaginando un intervento di project financing che sostenga autonomamente la struttura, con i vincoli dati dal pubblico che può mantenere le redini della situazione.

Quanto agli spazi», aggiunge Rivelli, «l’ autonomia che si può stimare è di circa 4-5 anni e poi bisognerà affrontare la questione delle nuove aree da individuare per il futuro. Una situazione che andrà affrontata». Dal canto suo l’assessore ai Lavori Pubblici Trombetta ha spiegato che «la necessità è di 500 loculi l’anno, stiamo lavorando su altri due settori con fondi che rivengono dalla vendita dei loculi stessi. Un intervento che si autofinanzia di anno in anno».

p.quarto@luedi.it

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE