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«SOLO un auspicio affettuoso che non ha a che fare con la volontà di lavorare per una parte piuttosto che per un’altra». Sono le parole che il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu rilancia al “Quotidiano della Basilicata” per chiudere la querelle nata sulla capitale della cultura da una sua dichiarazione al Corriere della Sera in cui parlava, come sua priorità, di “far diventare Cagliari la capitale della cultura nel 2019 per la Sardegna e per il Paese”. Parole che avevano ingenerato un polverone ed avviato una vera e propria polemica. E’ probabilmente anche per questo che il sottosegretario Barracciu (nella bufera in questi giorni anche perchè indagata nell’ambito di un’inchiesta sul Consiglio regionale della Sardegna) ad una breve frase chiarificatrice ha preferito far seguire una nota nella quale ha spiegato al “Quotidiano” la sua posizione rivolgendosi direttamente al primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce.
«Mi dispiace che la mia dichiarazione su “Cagliari capitale della cultura” abbia suscitato preoccupazione e disappunto nel sindaco di Matera e pertanto lo voglio rassicurare chiarendo che si trattava e si tratta di un semplice e affettuoso auspicio.
Ho infatti ben presente il dovere di imparzialità del Ministero e di chi ha l’onore di rappresentarlo, nonché quello di operare per garantire sempre il primato della trasparenza, della qualità e del merito.
Quanto prima sara’ mia premura, sia per conoscere nel dettaglio i progetti sia per fugare di persona ogni traccia di dubbio circa i miei intendimenti, visitare tutte le citta’ in concorso per il prestigioso traguardo. Nella ritrovata chiarezza delle posizioni, spero mi sia consentita la volontà di non voler rinunciare ad auspici che possano riguardare la Terra dalla quale provengo».
Le parole della Barracciu al “Quotidiano” sono state raccolte in maniera praticamente contestuali alla nota con la quale il sindaco Adduce aveva voluto sottolineare il proprio disappunto.
«Colpiscono le parole del sottosegretario ai Beni Culturali Francesca Barracciu più per l’avventatezza.
E si ha l’impressione che danneggiano proprio la sua città candidata a capitale europea della cultura per il 2019.
Ma ciò che preoccupa di più è il fatto che possano danneggiare l’intero impegnativo percorso italiano che da parte di esponenti del governo merita attenzione e capacità propositiva».
«Non ho voluto commentare subito la dichiarazione di Barracciu – afferma Adduce – per verificare se il suo sostegno a Cagliari fosse il frutto di una semplice ingenuità. Mi auguro che il ministro Franceschini nel fare chiarezza sulla imparzialità del suo ministero, rilanci il progetto di Italia 2019 così come si era impegnato a fare il precedente Governo guidato da Enrico Letta. Sarebbe bello che il sottosegretario Barracciu metta subito in programma una visita a tutte le città candidate a Capitale europea della Cultura per il 2019, Matera, Lecce, Perugia – Assisi, Ravenna, Siena e naturalmente Cagliari».
Una chiarimento maturato nel corso di pochi minuti con la Barracciu che ha dato la propria disponibilità a visitare le città in short list tra cui anche Matera e che probabilmente in queste ore ha avuto anche un contatto diretto con lo stesso sindaco. Tutti elementi che portano ad una necessaria ed utile distensione. In questa direzione erano andate nella mattinata di ieri anche le parole del viceministro Bubbico: «credo sia stato solo un equivoco, la Barracciu si riferiva probabilmente alla Sardegna. Questo Governo vuole lavorare per premiare il merito ed i programmi messi in campo secondo le indicazioni del Presidente Renzi. E non ho dubbi che anche in questo caso si procederà in questa direzione».
p.quarto@luedi.it
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