2 minuti per la lettura
L’acqua di Tito è potabile, e nessun valore supera i limiti stabiliti dalle norme, sia per quanto riguarda gli idrocarburi (la cui presenza era già stata esclusa nei giorni scorsi), sia per i trialometani, derivanti dalla normale attività di clorazione.
Di conseguenza, il sindaco del centro lucano, Pasquale Scavone, ha revocato le ordinanze di divieto di uso potabile in alcune aree.
La rete idrica, a Tito, era stata sottoposta a diversi controlli da parte degli enti pubblici in seguito ad alcune segnalazioni degli utenti secondo i quali, in due abitazioni, erano emerse tracce di idrocarburi nell’acqua.
La prima fase di analisi ha permesso di escludere la presenza di questi componenti chimici, ma è stato registrato un lieve sforamento dei trialometani, poi rientrato dopo altre indagini. In due diverse ordinanze, il sindaco aveva proibito l’uso potabile dell’acqua nelle due case (per gli idrocarburi) e poi in una specifica area, per il controllo dei trialometani. Il divieto è stato ritirato in relazione ai dati dei nuovi controlli.
«Si tratta di un’ottima notizia – ha detto Scavone – che ovviamente conclude un periodo di controlli, necessari per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini: sulla base dei risultati sugli idrocarburi, prima, e sui trialometani, oggi, possiamo anche ritirare l’ordinanza e restituire agli utenti l’uso potabile della nostra acqua».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA