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MATERA – C’era una volta il progetto “Matera città narrata”. Costato 1,2 milioni e incentrato sulla duplice opportunità di promuovere il patrimonio millenario della città e di migliorare le infrastrutture tecnologiche della città.
Di quel progetto, oggi, si sa poco se non che ad oggi la rete wi-fi cittadina è incompleta e il numero verde dedicato è disabilitato. Lo fanno notare in una mozione di indirizzo nove consiglieri di cui primo firmatario è Angelo Cotugno del Pd. Insieme a lui i colleghi Antezza, Toto, Cotugno (Sel), Pedicini, Sardone, Angelino, Paterino e Fiore e molti altri esponenti del consiglio comunale, in una condivisione bipartisan.
“Matera città narrata”, si legge nel video illustrativo «E’ una guida non guida, non passa in rassegna i monumenti dicendovi chi li ha fatti e quando sono stati fatti. Vi racconta, invece, i luoghi di questa antichissima città, vi narra le loro fantastiche storie e così facendo vi invita ad incontrarli, ad entrare in contatti con loro».
Il progetto, promosso dall’Apt e realizzato insieme a Cnr Itabc fu presentato il 18 dicembre del 2012 a Roma.
In quell’occasione, si parlò di format multimediale di valorizzazione del patrimonio intangibile, che genera un sistema dinamico e aperto di gestione di contenuti culturali.
Ad oggi, nonostante le sollecitazioni a sindaco e all’assessore al ramo in tre occasioni, nel 2011, 2012 e 2013, sottolineano i consiglieri, ad oggi, non c’è coordinamento con gli altri link di promozione turistico-culturale, meccanismo che invece sarebbe fondamentale per poter creare un circuito complessivo nel quale inserire un’offerta come quella rappresentata dalla città di Matera e dai suoi beni archeologici e storici.
Tra gli altri elementi, la mozione di indirizzo segnala anche la mancanza di monitoraggio degli accessi che sarebbe utile per «Conoscere anche attraverso questo strumento l’interesse per la città».
Bisogna, inoltre, aggiornare i cartelli informativi di Matera città narrata, ma soprattutto bisogna prevedere in bilancio le risorse necessarie per gli interventi. In quanto, in particolare alla cartellonistica turistica, pur in presenza di una situazione confusa che ormai va avanti da molto tempo, non si è ancora intervenuti per ripristinare un sistema organico di segnalazione e promozione.
Il tema delle infrastrutture diventa, dunque centrale e, come segnalato nella mozione «è una componente importante per il percorso di candidatura a Capitale europea della cultura».
Gli access point di cui si parla, distribuiti nel centro storico che avrebbero consentito l’attivazione della rete wi-fi pubblica, aperta e libera, ad oggi rappresentano quasi oggetti di arredo urbano dal momento che l’estensione delle potenzialità del servizio, su cui sono state chieste più volte spiegazioni a sindaco e assessore, è ancora incompleta. Il tema del collegamento pubblico di wifi è stata al centro di un lungo dibattito fino a che il “Il decreto del fare” non lo ha sdoganato pur con una riduzione dei fondi a disposizione che passarono da 150 a 130 milioni di euro.
Matera, nel frattempo, fa i conti con le difficoltà che questo progetto sembra aver avuto per il definitivo lancio. Matera città narrata infatti, avrebbe dovuto introdurre, come si legge ancora nella mozione di indirizzo «Un nuovo modello di valorizzazione e fruizione del paesaggio culturale di Matera, incentrandosi non solo sui siti più importanti e conosciuti ma sul patrimonio diffuso e la memoria storica. In molte occasioni il progetto è stato presentato come una occasione importante per la città e come modello da prendere a riferimento».
La situazione, però, richiede chiarimenti anche alla luce della mancata realizzazione degli strumenti necessari a promuovere un patrimonio come quello di Matera. La mozione di indirizzo presentata dai consiglieri, richiede risposte che chiariscano lo stato dell’arte di un progetto da 1,2 milioni di euro.
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