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POTENZA – L’annuncio è arrivato ieri sera, direttamente dall’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer: le risorse destinate alle bonifiche dei due Sin di Tito e Valbasento sono in salvo. Quarantasei i milioni di euro del finanziamento sbloccato da Roma, lo scorso giugno, ma che era scaduto già lo scorso 31 dicembre.
L’ultimo tavolo istituzionale con i ministeri Ambiente e Sviluppo economico, si era tenuto qualche settimana fa. Da cui erano emersi gravi ritardi, in particolare degli uffici regionali, in grado di compromettere i dieci interventi di bonifica programmati per i due siti. Ora sembra che il pericolo sia scampato.
«A patto però – ha fatto sapere Berlinguer – che tutti i soggetti coinvolti facciano il loro dovere, rispettando un crono-programma di lavori attendibile e completo, ancorché più lungo della scadenza finora fissata al 30 giugno 2014».
La conferma del recupero del finanziamento è giunta al termine dei lavori del tavolo che si è tenuto ieri al Dipartimento Ambiente della Regione, a cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati dal progetto di bonifica previsto dall’Accordo di programma quadro.
Durante l’incontro è stato definito e condiviso un documento di lavoro che assegna compiti specifici e tempi tassativi a ciascun soggetto coinvolto. Un programma che ora, alla luce dell’importante risultato ottenuto con i Ministeri, appare ancora più determinante.
Entro dieci giorni la Regione comunicherà al Mise quanto necessario per poter proseguire con lo svolgimento dei lavori. Ciascun soggetto istituzionale dovrà comunicare i dati necessari all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) cui è stata affidata la progettualità degli interventi di bonifica. Domani e venerdì 28 febbraio i funzionari dell’Ispra incontreranno i tecnici dell’Arpab per raccogliere i dati e proseguire nelle attività in sinergia e con la massima collaborazione.
«Siamo riusciti ad ottenere finanziamenti e proroghe – ha concluso Berlinguer – ora ciascuno faccia la sua parte con ancora maggiore responsabilità e senso del dovere. E’ necessario procedere con celerità verso il raggiungimento di quello che è l’obiettivo comune: bonificare i siti e riconsegnare quei suoli agli usi legittimi. Questa è l’ultima chance che abbiamo per tutelare la qualità dell’ambiente, salvaguardare la salute dei cittadini e offrire un’occasione di rilancio ai siti industriali interessati. Basta con gli indugi – ha concluso l’assessore – si marci a tappe forzate».
m.labanca@luedi.it
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