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BERNALDA – Mentre prosegue la raccolta firme, per chiedere la revisione delle tariffe a conguaglio della Tares, che a Bernalda hanno riservato una brutta sorpresa per i cittadini, arrivano i chiarimenti del Commissario straordinario, Ermelinda Camerini, dopo le critiche mosse anche rispetto alla recente decisione di rivedere le aliquote.
«In relazione alle notazioni di dissenso riferite alla corresponsione della rata di conguaglio Tares 2013 -si legge in una nota del commissario straordinario- ritiene di fornire alcune brevi precisazioni finalizzate a far chiarezza sulle voci fondanti il tributo.
Il Decreto legge numero 201 del 2011, convertito con modifiche nella legge n. 214 del 2011, ha istituito a decorrere dal 2013 il nuovo tributo Tares (Tassa rifiuti e servizi), che ha preso il posto della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani).
L’incremento dell’imposizione tributaria è determinato dalle disposizioni di legge relative all’introduzione della Tares, che prevedono la copertura totale del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; la graduazione della tariffa in funzione del numero degli occupanti, per le utenze domestiche; la maggiorazione di euro 0,30 al metro quadrato per i servizi indivisibili da versare allo Stato.
Con deliberazione numero 92 del 5 dicembre 2013, assunta con i poteri del consiglio comunale, è stato deliberato il differimento del termine di pagamento della rata a saldo della Tares al 18 febbraio 2014, inizialmente previsto per il 16 dicembre 2013. Infine, per ciò che riguarda il ritardo nel recapito dei bollettini di versamento del tributo, non imputabile a questo ente -conclude la nota- si precisa che ai sensi dell’articolo 5, comma 4 bis del decreto legislativo numero 102 del 2013, convertito con modifiche nella legge numero 124 del 2013, i contribuenti che effettuino i versamenti in ritardo non saranno sanzionati». Quest’ultimo dato è molto importante, perchè tra le tante preoccupazioni dei cittadini in protesta, c’era anche quella di non ricevere in tempo il bollettino, con un ulteriore aumento del 30% per mora.
I chiarimenti del commissario sono tutti in punta di legge, quindi non sembrano esserci vie d’uscita per chi protesta.
a.corrado@luedi.it
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