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REGGIO EMILIA – Era proprietario di due aziende di costruzioni che, a causa della crisi, sono inattive, si tratta di un imprenditore edile di origine calabrese che questa mattina ha sequestrato e tentato di estorcere denaro a un professionista di Reggio Emilia. L’uomo è entrato nello studio con in mano una Beretta calibro 38 e, secondo quanto ricostruito, era pronto a sparare. C’erano sei colpi nel caricatore di cui uno in canna, pronto a essere esploso, e il ‘cane’ dell’arma era alzato. L’allarme è stato dato alla polizia oggi verso le 9.30 da una parente del professionista. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile di Reggio Emilia, diretti da Domenico De Iesu, che con molta attenzione sono riusciti ad entrare nello studio. Il professionista era seduto dietro alla scrivania e davanti c’era il 47enne con l’arma pronta a sparare tra le gambe. I poliziotti lo hanno bloccato e disarmato. Condotto in questura, ha spiegato le ragioni del suo gesto. La crisi della aziende ha creato un grave disagio economico alla famiglia, tanto da non avere nemmeno i soldi per curare la figlia. Una situazione che lo ha portato alla disperazione. Ora il 47enne è stato ristretto nella casa circondariale di Reggio Emilia a disposizione del sostituto procuratore di turno Valentina Salvi. Il professionista, vista anche la sua conoscenza con l’imprenditore, ha preferito non fare denuncia.

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