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REGGIO CALABRIA – Un fallimento lungo sedici anni. Una sconfitta per lo Stato e la Regione che sta lasciando in Calabria tonnellate di rifiuti e la sta esponendo a seri rischi igienico-sanitari. Il commissariamento per l’emergenza rifiuti, voluto da Roma e prorogato da Catanzaro negli scorsi anni, ha lasciato in eredità un sistema monco, un elenco spese sconfinato ed i rifiuti che costavano il doppio rispetto ad oggi che si può procedere in concorrenza e nel rispetto delle normative europee. Franco Pugliano, l’assessore regionale all’Ambiente che è chiamato ad affrontare l’ennesima emergenza rifiuti in Calabria, lo ha detto in maniera chiara durante i lavori della Commissione regionale guidata da Gianluca Gallo. «Gli effetti negativi di questa situazione sono frutto di 20 anni di disamministrazione, di disinteresse della pubblica amministrazione perché ha fatto comodo a tutti la gestione commissariale per lavarsi le mani, non pianificare e non programmare e non aiutare neanche la gestione commissariale».
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