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IMPARARE UN PO’ ALLA VOLTA, salire i gradini della scala che portano al successo o a ricoprire ruoli e incarichi importanti, sono azioni che non si intende più praticare. Seguire un maestro, imitarlo all’inizio, cercare di capire o scoprire le proprie inclinazioni in seguito, accorgersi di essere maturati e pronti a lanciarsi nel vuoto da soli, vengono ritenuti concetti antichi anzi nessuno ricorda più cos’è la gavetta. Coloro che l’hanno fatta come me, coloro che si sono arrampicati, tra mille difficoltà, su rupi scoscese, coloro a cui capitava di conoscere un “maestro” e si incantavano ad ascoltarlo cercando di raccogliere ogni parola e ogni gesto per ricordare e imparare di più, coloro che cercavano di migliorarsi per aspirare a un piccolo ruolo e credendo che mai avrebbero potuto arrivare al gradino più alto, ecco, tutti noi che siamo cresciuti con l’idea che si può arrivare in alto solo con sacrificio e tanta tenacia, oggi siamo fuori moda.

E siamo fuori moda perché, ad esempio, la giovinezza, oggi, non è considerata l’età della crescita e quella parte della vita dove bisogna lavorare di più perché c’è una forza fisica maggiore e, dunque, un valore aggiunto; oggi, la giovinezza viene ritenuta quel segmento della vita dove con arroganza bisogna cestinare i vecchi, dove non c’è riconoscimento dell’esperienza dei più grandi e non si percepisce che, presto, anche i giovani potrebbero essere cestinati da quelli ancora più giovani e così via … Capisco pure che se un giovane vuole fare carriera politica e si trova dinanzi vecchi disonesti, affabulatori e che insegnano, con l’esempio, a fregarsene del bene comune, non abbia altra voglia se non quella di triturarli  ma, quando si è giovani e si crede di poter cambiare il mondo, bisognerebbe avere il buonsenso di capire che c’è tanta differenza fra autorità e autorevolezza. Molto spesso, la mancanza di autorevolezza si dimostra con l’arroganza nei comportamenti; gli autorevoli non hanno bisogno di infondere terrore, si rispettano naturalmente, se ne ha riverenza perché si percepisce che abbiamo di fronte una persona migliore di noi e la rispettiamo. Tuttavia, esiste un’altra categoria: i giovani vecchi. Solitamente costoro sono persone definite perbene, calmi, poco inclini alla diatriba e al litigio, viscidi nella maggior parte dei casi. Seguono i cattivi maestri per avere da costoro vantaggi e, appena possibile, scavalcarli per prendere il loro posto o attendere il giusto momento per chiedere incarichi importanti. Questi giovani sono i più pericolosi perché sono vecchi nel senso di marci e putrefatti nell’animo, sin da giovani: costoro fanno una gavetta inutile e sbagliata se ossimoricamente si può accostare la gavetta a una negatività. Ad esempio, i tanti talent show in Tv potrebbero essere positivi perché insegnano ai giovani che con l’impegno si può migliorare ma se, dopo un talent ci si sente arrivati e star, significa non aver capito molto. Un talent è un trampolino di lancio non l’arrivo alla notorietà. Si sa chi sale  troppo  velocemente, scende precipitevolissimevolmente. Bisognerebbe far diventare la gavetta obbligatoria per tutti. Fondare l’associazione della gavetta, una sorta di tirocinio durante il quale si impara ogni tipo di mestiere, tanto chi è bravo emerge sempre. Malgrado la politica e i politici alla continua ricerca della mediocrità per nascondere la propria. Sulla bacheca di un amico di Facebook  si narra questa storia : “Questa è una aneddoto  accaduto nel 1892: un uomo di 70 anni viaggiava in treno, al suo fianco c’era un giovane studente universitario, che leggeva un libro di scienza.

L’uomo, invece, leggeva un libro nero. Il giovane si rese conto che era la Bibbia, e che era aperto nel libro di Marco. Senza tante cerimonie, il ragazzo smise di leggere e chiese al vecchio:- Crede ancora in questo libro pieno di favole e superstizioni?- Sì!- Ma non è un libro di credenze, è la Parola di Dio. Mi sbaglio?- Certo che sì!- Penso che lei dovrebbe studiare la storia generale. Quindi, vedrà che la Rivoluzione Francese, che si è verificata più di 100 anni fa, ha mostrato la miopia della religione. Solo le persone ignoranti credono ancora che Dio creò il mondo in sei giorni. Lei deve sapere un po’ di più su ciò che gli scienziati dicono in proposito.- Davvero? E cosa dicono gli scienziati sulla Bibbia?- Beh, disse lo studente, devo scendere alla prossima stazione, ma mi lasci il suo biglietto da visita, e le invierò il materiale per posta.

Così il vecchio aprì lentamente il taschino, e gli dette il suo biglietto da visita. Quando il giovane lesse ciò che era scritto, uscì mortificato, con la testa giù. Nel biglietto era scritto:” Louis Pasteur – Direttore dell’Istituto di Ricerca Scientifica della École Normale de Paris”.

Non solo nella politica ma anche negli ambienti di lavoro, si assiste all’ascesa di giovani rampanti che aspirano, da subito, a ricoprire posti da leader perché giovani e con  idee nuove. Ma cosa sono le idee nuove? Forse utilizzare le nuove tecnologie con più destrezza e naturalezza? Forse utilizzare nel linguaggio anglicismi che fanno apparire il linguaggio più forbito sull’esempio di don Abbondio? Esistono tantissimi giovani che sono eccellenze e che spiccano fra gli altri ma costoro, spesso, nei luoghi pregni di provincialismo vengono tenuti in disparte e non valorizzati. Trovano fortuna altrove e in luoghi dove si ha voglia di pensare al bene comune davvero e si lavora uniti  nel riconoscimento dei meriti. Noi figli della gavetta ci riconosciamo e la raccontiamo con molta gioia perché sappiamo quanto siamo migliorati e cresciuti seguendo l’insegnamento e l’esempio di maestri autorevoli.

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