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FERRANDINA – E’ stato l’ampliamento della discarica  il punto più dibattuto dell’ultima seduta del consiglio comunale di Ferrandina. Anche se la seduta si è mostrata movimentata dall’inizio. Neanche il tempo di fare l’appello, infatti, che il consigliere Pietro D’Amelio  annuncia a nome suo e di altri due componenti della minoranza (Leonardo Martoccia e Camillo Rossi), l’intenzione di astenersi dalla votazione rispetto a tutti i punti in esame, in segno di protesta per l’ennesima convocazione “last minute” dell’assemblea senza avere la possibilità di disporre per tempo della documentazione necessaria a esercitare in pienezza il proprio mandato di “controllori” della maggioranza. Le spiegazioni addotte dal presidente del Consiglio Piero Canitano sono apparse tutt’altro che convincenti da parte di Rossi che, sentendosi “preso in giro”, ha preferito abbandonare l’aula prim’ancora che si potesse iniziare a votare gli argomenti all’ordine del giorno. L’approvazione del piano di alienazione all’Ater degli alloggi popolari di Via Falcone è passato senza troppe difficoltà. Ritirato, invece, su richiesta del consigliere del Pd Carmine Lisanti il regolamento comunale per l’attribuzione degli incarichi legali. Il sindaco D’Amelio recepisce la sollecitazione  a stilarlo in maniera condivisa con tutti i gruppi consiliari e si passa oltre. Ritirato anche il punto sull’impianto Tecnosolar di Palazzo San Gervasio, per “insufficienza di elementi sul progetto”, spiega il primo cittadino. Ad accendere il dibattito è l’ampliamento della discarica d’amianto. Argomento, in realtà, non materia di consiglio dal momento che la decisione finale è affidata alla conferenza di servizi in corso alla Regione. Ma il sindaco ha voluto comunque acquisire il parere dell’assemblea. A mettere in discussione l’opportunità di consentire alla Regione di autorizzare il progetto sono due assessori dell’Amministrazione D’Amelio. Le perplessità di Giovanni Sinisi e Angelo Marzano sono rivolte alla sostenibilità del sito per il territorio. Nella direzione opposta sia il responsabile dell’Ufficio tecnico Mele che già ha dato parere favorevole in conferenza di servizi sia i consiglieri di minoranza Lisanti e Di Biase che nell’ampliamento intravedono la possibilità concreta di procedere alla bonifica definitiva della Materit e a costi più contenuti. La querelle si è conclusa  con l’approvazione di un ordine del giorno condiviso con una serie di prescrizioni aggiuntive da sottoporre al gestore.

m.agata@luedi.it

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