2 minuti per la lettura
Per protestare contro «l’ennesimo, gravissimo strappo alla legalità» – costituito dal blocco realizzato da ieri sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria da parte degli autotrasportatori al servizio della centrale Enel del Mercure – i sindaci di Rotonda e Viggianello hanno deciso di chiudere i municipi «sospendendo ogni attività, ad esclusione dei servizi essenziali», e hanno chiesto al prefetto di Potenza di incontrarlo per la «consegna simbolica» delle chiavi.
In una nota congiunta, Giovanni Pandolfi e Vincenzo Corraro – contrari alla riapertura della centrale, definita «obsoleta» e «fortemente inquinante» – hanno chiesto provvedimenti contro il blocco stradale, a cominciare dall’identificazione e dalla segnalazione dei responsabili all’autorità giudiziaria, a causa dei «gravi disagi per gli utenti stradali dell’area, specialmente per i molti pendolari».
Nel frattempo del caso si continua a discutere nelle sedi istituzionali.
A Potenza, durante una riunione del comitato operativo per la viabilità, svoltasi in prefettura, sono stati indicati «i percorsi alternativi per limitare i disagi nella circolazione stradale e autostradale».
I due sindaci hanno fatto riferimento ad un’inchiesta della magistratura calabrese sull’affare delle energie rinnovabili” e hanno sottolineato «il concreto rischio di consegnare un territorio integro e indenne da certi fenomeni alla criminalità organizzata».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA