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PISTICCI – «In questi giorni il nostro Comune ha affrontato per l’ennesima volta un’emergenza senza un Piano di Protezione Civile». E’ la denuncia di Filippo Ambrosini, locale attivista del Movimento 5 Stelle. «Purtroppo – prosegue Ambrosini, che si è attivato in prima persona per attività di soccorso nei giorni dell’emergenza, assieme a numerosi volontari- gli eventi atmosferici di forte intensità, in notevole aumento negli ultimi anni, dovrebbero far scattare nei nostri amministratori alcuni campanelli d’allarme; piccole precauzioni, infatti, potrebbero salvare la vita a centinaia di persone: una di queste è proprio il Piano di Protezione civile».
La sua approvazione è in ritardo rispetto alla tabella di marcia: «A fine 2013, il sindaco Di Trani con una sua lettera, si impegnava ad ultimare ed approvare, entro la fine dello scorso anno, il Piano. Una sorta di ultimatum, lanciato dal sindaco ai dirigenti dell’Ufficio tecnico di Pisticci, ai quali forse non è pervenuto, oppure è stato semplicemente ignorato; in tal caso, si evidenzierebbe una situazione a dir poco sconcertante. In verità, un Piano esiste da tempo.
Come al solito si studiano e ristudiano carte, senza giungere ad una conclusione concreta. Come mai da anni si parla, si studia e si progetta questo Piano di Protezione civile e nessuno lo approva? Chi dovrebbe valutarlo? Ma, soprattutto, qual è il compito del dirigente comunale e qual è quello del sindaco? E’ normale un simile comportamento da parte della dirigenza dell’Ufficio tecnico di Pisticci? Cosa frena il loro lavoro? In quali insormontabili problemi l’Ufficio tecnico e l’Amministrazione comunale di Pisticci si sono imbattuti per l’approvazione di questo Piano, indispensabile per gestire al meglio incidenti di grave entità?». Le responsabilità delle istituzioni, in pratica, sembrerebbero derivare dagli atavici ritardi della burocrazia.
«Sicuramente –prosegue Ambrosini- gestire delle grosse emergenze non è facile, ma credo sia diventato altrettanto difficile per questa amministrazione, gestire le esigenze comuni dei suoi cittadini». In seguito alle ultime e insistenti precipitazioni, peraltro, c’è un quadro infrastrutturale decisamente peggiorato: «Percorrere le strade dei centri abitati –fa notare l’attivista del M5S- sta diventando veramente un’ardua impresa. Le strade sono disseminate di pericolosissime buche, che mettono quotidianamente a repentaglio l’incolumità della cittadinanza e il più delle volte non vengo segnalate o segnalate in malo modo. Nella periferia la situazione peggiora notevolmente: alcune strade, dalle alluvioni dell’ottobre 2013, risultano impraticabili e da allora transennate con cumuli di terra, mentre quelle percorribili risultano pericolosissime perché prive di manutenzione e di ammodernamento del loro manto stradale, oltre che per la costante presenza di buche che minano la sicurezza degli automobilisti».
La cittadinanza –è l’appello all’amministrazione comunale- resta in attesa di una celere risposta e soprattutto di una vostra azione concreta sul caso».
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