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POTENZA – Loro, due collaboratori scolastici, hanno una sessattina di anni. Le loro vittime, invece, sono due quattordicenni che tra novembre e dicembre dello scorso anno hanno dovuto subire atti sessuali: in una parola palpeggiamenti. Tutto è accaduto nell’istituto superiore frequentato dalla due ragazzine e dove ancora oggi lavorano i due uomini. I due, che hanno agito separatamente, avrebbero adocchiato le loro vittime nei corridoi. Le ragazzine, separatamente, infatti, erano uscite dalle loro aule per andare al bagno. È inverno. Magari con naturalezza si sono strette le braccia intorno al petto, come capita a tutti. O magari hanno detto: certo che oggi è proprio freddo. E i due – la modalità adoperata è stata la stessa – hanno detto alle ragazzine che se volevano potevano avvicinarsi al termosifone per riscaldarsi un po’. Le quattordicenni lo hanno fatto e i due si sono avvicinati sempre più e, cogliendole di sorpresa, le hanno costrette a subire quegli atti sessuali e quelle mani che hanno toccato i loro corpi acerbi. Una storia che sarebbe potuta proseguire ancora chissà quante volte se una delle due ragazzine non avesse avuto il coraggio di raccontare l’accaduto a qualcuno della scuola. E così prima c’è stato un esposto poi la denuncia di una delle due quattordicenni che aveva messo al corrente anche i genitori. E con loro si è presentata in Questura. Agli investigatori della Squadra mobile , diretta da Carlo Pagano, ha raccontato quanto le era accaduto. Un’esperienza, ha aggiunto, vissuta anche da una sua coetanea. E così viene sentita anche l’altra ragazzina che conferma quanto già raccontato dall’amica. Partono le denunce. A coordinare le indagini il sostituto procuratore della Repubblica Anna Gloria Piccininni. Ieri gli agenti della Mobile hanno notificato ai due sessantenni l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I due uomini sono indagati per violenza sessuale aggravata.
MALTRATTAMENTI – Due nuovi provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati emessi dal gip di Potenza, Luigi Spina, su richiesta del pm Anna Gloria Piccininni nei confronti di due uomini – uno di 34 anni – A. T – e l’altro di 26 – G.M. – entrambi di Potenza – già detenuti dopo essere stati arrestati dagli agenti della Mobile lo scorso dicembre. Il primo ha picchiato la madre e la sorella – quest’ultima ha uno sfregio permanente al volto – perché non solo voleva che lasciassero l’abitazione in cui vivevano ma anche perché rinunciassero all’eredità lasciata loro dal padre. Il secondo ragazzo ha malmenato la madre colpevole di non dargli i soldi per comprarsi sostanze stupefacenti.
Per il trentaquattrenne, arrestato per maltrattamenti e lesioni continuate aggravate, si è aggiunta l’accusa di lesioni gravissime ai danni della madre e della sorella. Dovrà invece rispondere anche di estorsione aggravata ventiseienne che ha più volte minacciato e aggredito la madre.
al.g.
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