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Nella rete dei carabinieri mancano solo lui, Domenico Cutrì, 32 anni, l’ergastolano evaso lunedì dal Tribunale di Gallarate, e il fantomatico ‘Francò, non ancora identificato e forse ferito. La compagna del fratello di Mimmo, Antonino, rimasto ucciso durante l’assalto agli agenti della Polizia penitenziaria, Carlotta Di Lauro, ieri sera è rientrata con il figlio di cinque anni nella sua casa di Cuggiono ed è stata presa in consegna dai carabinieri che le hanno notificato un provvedimento di fermo emesso dal pm di Busto Raffaella Zappatini.
Carlotta avrebbe aiutato il gruppo nel progetto e nell’attuazione della fuga ed era irreperibile con il figlio dal 3 febbraio, giorno dell’evasione. Ore prima, nella casa di famiglia di Inveruno i carabinieri avevano fermato anche il terzo fratello Cutrì, Daniele, 23 anni, accusato di aver fatto parte del commando entrato in azione. Daniele sarebbe arrivato la sera prima a casa. La madre aveva raccontato che era con un amico a Napoli. I militari avevano atteso qualche suo passo falso, qualche suo movimento che fosse utile per capire dove si trovi Mimmo. Quando avevano capito che era inutile è scattato i blitz, di fronte al quale il ragazzo non ha opposto resistenza.
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Solo ieri, i carabinieri avevano posto in stato di fermo altri quattro componenti della banda, composta da pregiudicati residenti nell’Alto milanese, conoscenti dei fratelli Cutrì. I componenti del commando sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di procurata evasione, detenzione e porto di armi da guerra e clandestine (LEGGI L’ARTICOLO).
Le ricerche di Domenico Cutrì sono state estese in tutta Italia, e controlli sono stati effettuati anche in Calabria, con la famiglia originaria di Melicuccà, nel Reggino (LEGGI IL PROFILO DELL’EVASO).
Il commando è entrato in azione lunedì scorso su due auto giunte davanti al tribunale di Gallarate mentre Cutrì stava per salire nel furgone della polizia penitenziaria. Nelle fasi concitate dello scontro, pare che la banda abbia anche preso in ostaggio un passante per farsi consegnare il dentenuto. A quel punto ne è nato un conflitto a fuoco e sono stati esplosi diversi colpi.
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