1 minuto per la lettura
VIBO VALENTIA – E’ finito in manette per aver provato con estorsioni e danneggiamenti ad allontanare da Limbadi un imprenditore edile che non faceva parte della rete d’affari del clan di famiglia. E’ stata la squadra mobile di Catanzaro comandata da Rodolfo Ruperti ad arrestare su indicazione del pm della Dda Simona Rossi, Domenico Mancuso, 35 anni, conosciuto con il soprannome di “The red” e figlio di Diego Mancuso, elemento di vertice di una delle articolazioni più spavalde e pericolose dle clan Mancuso di Limbadi.
Il giovane è accusato di estorsione aggravata dalle modalità e dalle finalità mafiose. Secondo l’accusa avrebbe sottoposto ad una lunga serie di intimidazioni, danneggiamenti e vessazioni un imprenditore che aveva attivato alcuni cantieri edili nel territorio di Limbadi con lo scopo di estrometterlo dalla zona e assicurare campo libero alle imprese direttamente o indirettamente a lui riconducibili.
Addirittura l’imprenditore era costretto con le minacce e le intimidazioni a cessare la propria attività nel comprensorio del comune di Limbadi, controllato dalla cosca Mancuso, ed a rinunciare ad alcuni corrispettivi per prestazioni lavorative effettuate allo scopo di evitare ulteriori intimidazioni.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA