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VIBO VALENTIA – Il Tribunale di Vibo Valentia ha accolto la richiesta di “incandidabilità” avanzata dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura vibonese nei confronti dell’ex sindaco di Briatico, Francesco Prestia, dell’ex vicesindaco Massimo La Gamba, e degli ex assessori comunali Domenico Marzano e Gennaro Melluso. La decisione è conseguente allo scioglimento degli organi elettivi del Comune del Vibonese per infiltrazioni mafiose disposto nel gennaio 2012. Nel luglio scorso, inoltre, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso degli ex amministratori di Briatico avverso il decreto di scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose. Il Consiglio comunale di Briatico era stato rinnovato nelle elezioni del marzo 2010 con l’elezione a sindaco di Francesco Prestia. L’amministrazione comunale, attualmente retta da una terna commissariale, era stata sciolta dal Ministero dell’Interno, su proposta della Prefettura di Vibo, che aveva ravvisto un’ingerenza nel Comune di Briatico da parte dei clan locali, specie nel settore dei lavori pubblici e degli appalti. Inoltre, erano stati ravvisati rapporti di lavoro intercorrenti fra esponenti di spicco della criminalità e parenti degli amministratori comunali, con «documentate frequentazioni di alcuni membri della giunta e del Consiglio con il principale referente della cosca locale».
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