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POTENZA – Lo scippo, l’ennesimo, è sventato. I sessantanove milioni mai spesi per la costruzione del distretto G “Marascione” e dello schema idrico Basento Bradano adesso sono al sicuro. E ancora una volta il lavoro è stato bipartisan. Sì, perché da una parte ci stava la “vedetta lucana” in parlamento, Cosimo Latronico, che aveva preparato un emendamento per evitare il dirottamento dei milioni all’interno dei finanziamenti per il l’Expo 2015 di Milano. E dall’altra ci stanno anche Folino ed Antezza, che annunciano anche il via libera al finanziamento del progetto. Dunque un primo emendamento, proposto da Latronico, ha avuto successo. «I relatori dello stesso decreto legge – scrive il parlamentare lucano di Forza Italia – gli onorevoli  Vignali e Gutgeld, in un loro emendamento autorizzano il Cipe a riassegnare le somme revocate a condizione che nei sei mesi successivi alla entrata in vigore della legge di conversione del decreto, l’amministrazione aggiudicatrice trasmetti il progetto definitivo posto a base della gara ed il relativo cronoprogramma».

Ed eccolo il primo e importante cavillo. I soldi delal delibera del Cipe, rimasti bloccati per anni perché la Regione non ha mai indetto una nuova gara, dovranno essere spesi entro sei mesi. O meglio, il progetto dell’area e l’assegnazione dell’appalto dovranno essere fatti il prima possibile. E su questo punto Folino ed Antezza sono piuttosto chiari. Anche perché l’emendamento presentato dall’ala sinistra dei parlamentari lucani è stato anche accolto dai relatori, nonostante le riformulazioni. Dunque il progetto definitivo dovrà essere trasmesso al ministero entro sei mesi dall’entrata in vigore del legge di conversione del decreto Destinazione Italia. «In questo modo – commentano Folino e Antezza – agli enti preposti viene accordata un’altra possibilità, che ci auguriamo venga colta, predisponendo in tempo utile tutti gli adempimenti. Il Distretto G è un pezzo importante dello schema Basento – Bradano, che permetterà di irrigare una vasta area dell’Alto Bradano e riveste quindi importanza strategica per il territorio lucano.

L’emendamento accolto è il frutto di un serio approfondimento svolto in stretto raccordo con i relatori, con il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, con il presidente della decima Commissione Guglielmo Epifani, con il capogruppo del Pd in commissione Gianluca Benamati e con i colleghi parlamentari pugliesi. A tutti rivolgiamo un sincero ringraziamento per l’attenzione e l’impegno mostrato per la Basilicata».

Impegno forse arrivato in maniera un po’ tardiva questa volta, anche se alla fine si è riusciti a bloccare lo scippo. Tardivo perché questi 69 milioni erano disponibili da molto tempo, solo che la Regione non presentò un secondo bando per accendere un mutuo. Tutto questo fu causato dalla improvvisa indisponibilità, nel 2008, al finanziamento da parte della Cassa depositi e prestiti, che si ritirò lasciando la Regione senza finanziamenti da anticipare. Ma i progetti dell’area Marascione e dello schema idrico non sono affatto nuovi. Se ne è cominciato a parlare il lontano 1987. Ora, se la Regione rispetterà i tempi, si potrà andare finalmente avanti.

v. p.

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