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MATERA – Tanti investimenti già fatti, un programma per farne ancora tanti altri con satelliti, osservazione della terra e nuove occasioni ancora ma rimane un piccolo tassello per completare l’opera ed è quello della Cittadella dello Spazio e dell’incubatore di imprese che possa veicolare le presenze ancora di più attorno al centro di Matera.

Si può sintetizzare in questo modo il presente ed il futuro del Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo di Matera che ieri ha festeggiato i trenta anni di vita con una cerimonia che non ha solo ripercorso quello che è stato ma che è stata anche l’occasione per indicare unastrada da compiere per il futuro.

A parlare innanzitutto il presidente dell’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese che ha ricordato come «Matera è il posto su cui abbiamo voluto e vogliamo investire per l’Osservazione della terra, ci sono pronti 10 milioni investiti in progetti per satellite che consentano di ricevere dati di un terzo della superficie terrestre.

Siamo inoltre impegnati a lavorare con il centro di Pasadena che lavora per conto della Nasa. Non ci siamo fermati per quanto riguarda i master post-universitari e abbiamo firmato un accordo per dei dottorati di ricerca in Osservazione della Terra.

Aspetto con ansia» ha continuato ancora il presidente dell’Asi, «il momento nel quale potremo utilizzare quel satellite che osserverà una comete e vi atterrerà. Un percorso importante che vede e vedrà ancora Matera al centro. Ci manca solo la cittadello dello spazio per cui sono convinto che la Regione interverrà per portare a termine i propri impegni ed anche un Business incubator center per poter in qualche modo utilizzare questo incubatore di imprese per lo sviluppo del territorio e delle sue imprese».

«Per i contatti avuti con la Regione Basilicata – ha continuato Saggese – sono fiducioso che si possa concretizzare il progetto di Cittadella dello spazio dando corso a tutte quelle iniziative in grado di accrescere ruolo e offerta del Centro di Matera, sempre più caratterizzato nello studio della terra e dal coinvolgimento nelle diverse attività spaziali».

Saggese ha inoltre ricordato che «la programmazione e la competitività dell’offerta del Centro di Matera guardano anche alla realizzazione di polo didattico e ludico, come la realizzazione di un planetario, realtà di forte appeal che possono portare valore aggiunto all’economia locale».

Prudente nello specifico ma aperto all’approccio messo in campo il nuovo assessore regionale Raffaele Liberali che ha spiegato con assoluta chiarezza: «io di questo accordo con la Regione sono venuto a sapere solo da poche ore, non potrei dare dettagli ulteriori. Posso invece aggiungere certamente che il collegamento di innovazione, imprese, posti di lavoro e l’ide a dell’incubatore rientra decisamente in quella che è l’idea che si deve perseguire.

Si tratta di settori su cui si deve lavorare, i centri di ricerca avanzata hanno una capacità naturale di creare incubazione. Il centro di geodesia? Mi pare certamente un elemento forte da poter prendere assolutamente in considerazione. Una priorità di sicuro».

 Un richiamo alla necessità di accelerare nella direzione della Cittadella mettendo a punto una strada da rilanciare rispetto al progetto regionale del 2009 è arrivata anche dal primo cittadino Salvatore Adduce che ha parlato: «della necessità per la Regione davanti al ciclo di programmazione e di scelte di identificare quali sono le priorità su cui concentrare l’attenzione, questo trentennale è occasione ghiotta per ricordare il programma che fu approvato nel 2009 dalla Regione e che oggi ha bisogno di essere rilanciato». Il primo cittadino, ma non solo, nel suo intervento ha anche ricordato l’impegno per la nascita del centro di geodesia di Michele Cascino impegnato nella promozione di strutture di eccellenza come il Giuseppe Colombo si è rivelato.

Gli amministratori delegati di Telespazio, Luigi Pasquali, e di E-Geos, Marcello Maranesi, hanno evidenziato le sinergie attivate a Matera su programmi e  sfide del mercato mondiale. «Stiano facendo molto qui – ha sottolineato Pasquali – nel settore dell’osservazione della Terra. Matera è il cuore di questo programma, che ha notevoli potenzialità e prospettive di crescita e sviluppo».

Maranesi ha invece parlato di sfide su formazione e interazione: «Accrescere l’integrazione con Asi ed Esa sulla programmazione di Cosmo e Cosmoskymed può favorire una maggiore presenza sui mercati mondiali, Allo stesso tempo ritengo importanti gli aspetti legati alle competenze e alle formazione».Al termine dell’appuntamento è sta scoperta una Targa celebrativa dedicata a Rocco Petrone, uomo chiave dello sbarco sulla luna del 1969.

p.quarto@luedi.it

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