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MARATEA – Il Tar aveva ritenuto il ricorso non fondato. Ma ora si apre un nuovo spiraglio per l’associazione ambientalista Italianostra e per tutti coloro che si sono battuti fin dal primo momento contro il progetto di cementificazione della costa di Maratea. Dal Consiglio di Stato arriva uno stop al piano di completamento del complesso turistico alberghiero Pianeta Maratea, in località Santa caterina, proprio sotto la statua del Redentore. Per ora solo parziale. I giudici di Palazzo Spada hanno accolto l’istanza cautelare. In pratica ci sono i presupposti per ritenere fondate le ragioni dell’associazione ambientalista che ha chiesto la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo di Potenza. In particolare, secondo il Consiglio di Stato, almeno stando a un primo esame sommario, le censure di Italianostra rispetto al fatto che la variante al piano di fabbricazione andava assoggettata alla Valutazione ambientale strategica potrebbero essere legittime.
La decisione definitiva è rimandata alla discussione di merito. Ma per ora, l’associazione ambientalista può segnare un punto a suo favore contro il progetto delle società lottizzanti Simar srl e Sviluppo Maratea che prevede la realizzazione di quasi duecento nuovi moduli abitativi, su un’area di circa trentamila metri quadrati, sulla costa marateota che sovrasta il Mar Tirreno. Secondo il Tar, invece, che si era espresso qualche mese fa, la parte del ricorso presentato dall’associazione riguardante la determinazione dirigenziale che esonera il progetto da Vas e Via risultava essere inammissibile. Ado ogni modo, prima di cantare vittoria, bisognerà attendere la decisione di merito da parte dei giudici di Palazzo Spada.
marlab
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