X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

REGGIO CALABRIA – Si riprende con il telefonino mentre fa autoerotismo con una spazzola per capelli. E il video viene messo in circolazione attraverso WhatsApp. E’ così cominciato un vero e proprio incubo per una ragazzina di appena sedici anni la cui libertà è stata pesantemente violata da alcuni compagni di classe. Incubo che ha inevitabilmente avuto riflessi anche sulla sua famiglia. La vicenda si è consumata all’interno di un istituto superiore di Reggio Calabria qualche giorno fa. Un gruppo di ragazzi si sarebbe impossessato del cellulare della minorenne e ne avrebbe “spulciato” interamente il contenuto. Ad attirare l’attenzione dei giovani un video con immagini nitide della loro amica mentre si masturbava.
E’ bastato un click e così da un telefonino all’altro, attraverso WhatsApp, la scena privata è diventata di dominio pubblico. L’esercito dei voyeur ha pertanto preso d’assalto il filmato. Un danno enorme per una ragazzina che stava semplicemente “esplorando” la sua sessualità, conoscendo il suo corpo e la sua femminilità. E che ha deciso di filmare quel momento e con imprudenza di lasciarlo “incustodito” all’interno dell’inseparabile cellulare. Nessun tipo di reato, per lei. Sulla diffusione impropria di un video che era e doveva restare privato indaga invece la polizia postale, a cui spetta adesso il compito di individuare i responsabili di un gesto inqualificabile.
Chiudere la faccenda relegandola ad una semplice bravata di ragazzini sarebbe l’ennesimo colpo a chi si è visto minare la propria dignità. Ed è per questo motivo che gli investigatori vogliono far presto luce sull’intera vicenda. E soprattutto chiarire come siano andati effettivamente le cose.
IL SERVIZIO COMPLETO CON GLI APPROFONDIMENTI SUL FENOMENO DEL BULLISMO ON LINE NELL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA ACQUISTABILE ANCHE ON LINE

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE