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POTENZA – Parte la fase di commissariamento dei tre Consorzi di bonifica, così come ampiamente annunciato dal presidente Pittella, ma la vera notizia è che a guidare la delicata fase sarà l’attuale segretario regionale della Cisl di Basilicata, Nino Falotico.
E’ la prima nomina della nuova Giunta regionale. E la scelta ricade sul nome del fratello dell’ex assessore alla Formazione, Roberto Falotico, grande sponsor nella corsa alla Regione dell’attuale governatore.
«Rinnovamento e operatività», così è stato presentato il conferimento dell’incarico nel tardo pomeriggio di ieri. Ma la nomina ha tutto il sapore di una cambiale pagata per il sostegno garantito in campagna elettorale. Non direttamente all’ex consigliere, tra l’altro in pole position per la candidatura a sindaco alle prossime amministrative di Potenza, ma al fratello sindacalista.
L’incarico conferito al segretario della Cisl avrà una durata di dodici mesi. Falotico avrà il compito di accertare lo stato patrimoniale e del personale di ciascun Consorzio, tutti e tre da troppo tempo in grave default finanziario.
Al nuovo commissario spetterà certifare la situazione debitoria, redigere il piano di classifica e del perimetro di contribuenza. Ma anche di predisporre un piano di risanamento e di ricognizione dei beni, con conseguente ridefinizione delle funzioni. Compiti, questi, che dovranno essere portati a termine entro sei mesi.
Di fatto, quindi, il provvedimento comporta lo scioglimento degli organi amministrativi attualmente in carica.
«La decisone è stata assunta – si legge nel comunicato dell’ufficio stampa che annuncia la nomina – considerando che tutti e tre gli enti consortili versano da tempo in una situazione connotata da forte difficoltà finanziaria che si riverbera sul funzionamento degli stessi».
E che ci fosse bisogno di un provvedimento urgente, era chiaro da tempo. I tre enti non sono in grado nemmeno di garantire il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti e delle forniture essenziali. Si trovano tra l’altro nell’impossibilità di riscuotere la gran parte di crediti a fronte delle crescenti necessità, vecchie e nuove, del territorio. Mentre l’erogazione dei servizi agli imprenditori agricoli è costantemente messa a rischio dall’insufficienza di risorse. Ma i guai non finiscono qui, perché le difficoltà finanziarie e funzionali impediscono anche agli enti consortili di portare a termine opere pubbliche oggetto di specifici provvedimenti concessori finanziati con fondi statali (Cipe, Piano Irriguo Nazionale), comunitari (Psr) e regionali (stanziamenti annuali legge regionale 33/2001).
Inoltre – spiegano ancora dalla Giunta – ripetuti ricorsi alla possibilità di ritardare l’osservanza dei termini per la redazione dei bilanci di previsione annuali e pluriennali affaticano la gestione dei servizi di irrigazione e manifestano un ripetuto andamento anomalo della gestione degli enti. Negli ultimi tre anni, infatti, più volte i sindacati e le organizzazioni professionali hanno sottoposto all’attenzione dei Prefetti di Potenza e Matera le difficoltà incontrate dai Consorzi nel pagare le retribuzioni del personale lamentando ritardi di molti mesi, di pagare le forniture Enel, di non procedere con la dovuta tempestività ad eseguire opere per la salvaguardia del territorio. Nonostante la legge regionale 33/2001 sulle norme in materia di bonifica integrale non preveda di finanziare le spese di funzionamento come le retribuzioni dei dipendenti e le forniture, la Regione è intervenuta più volte per sostenere economicamente i Consorzi con finanziamenti straordinari, oltre quelli stanziati annualmente, in modo da consentire l’esecuzione di progetti con il ricorso alle economie dirette e di ripianare la debitoria con Enel, con l’assunzione diretta di una parte consistente del debito.
Prende così avvio quel processo di riforma degli enti che si occupano di materia irrigua, da tempo auspicato e rientrante negli impegni assunti dal presidente in campagna elettorale. Un buon provvedimento, di cui c’era bisogno, ma che, almeno per ora, rimane offuscato da una nomina che ha tutta l’aria di un risarcimento.
marlab
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