1 minuto per la lettura
CATANZARO – Circa cinque minuti dopo le otto. I primi dipendenti dell’agenzia Equitalia di Catanzaro che arrivano in ufficio notano il capannello di contribuenti radunati all’ingresso. Lo sguardo verso il basso. Una nuova minaccia all’agenzia che, nell’occasione, prende forma di una bara in cartone di oltre due metri. All’interno e nella parte superiore diverse croci con i colori italiani.
“Non ucciderti… ribellati”, il messaggio porta la firma di AlpoCat, comunità militante catanzarese, ed è impresso su un manifesto affrancato sulla bara. “Stanchi di un ente che induce l’italiano al suicidio”. E ancora: “Stanchi di un ente che attua il tasso di interesse dell’8%”. Poco più in là uno striscione in stoffa con le stesse parole di insofferenza. In altre vie della città, intanto, vengono individuati e rimossi gli stessi identici manifesti.
Sul posto sono intervenute le Volanti della polizia ed è stato verificato che all’interno del cartone non c’era né materiale esplodente né altro.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA