1 minuto per la lettura
CATANZARO – Chiedeva pagamenti extra per visite mediche tese a successivi aborti, con questa accusa, identificata dai magistrati come concussione, il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio il ginecologo Severino Ciaccio, 66 anni, che è anche il sindaco di Belcastro in provincia di Catanzaro.
Il giudice, Domenico Commodaro, ha accolto la richiesta del pubblico ministero, nonchè dei legali delle due parti civili – due donne, assistite dagli avvocati Simona Longo e Vincenzo Cicino – mandando il medico al processo che avrà inizio il 18 aprile, e dove il dottore sarà difeso dall’avvocato Enzo Ioppoli. Ciaccio risponde di accuse nate da due distinti procedimenti, poi riuniti, che riguardano diverse vicende per le quali sono state avanzate due distinte richieste di processare l’uomo, ma per ipotesi di reato identiche.
La prima richiesta di rinvio a giudizio per Ciaccio risale al maggio scorso, quando la Procura chiese che il medico, in servizio all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, fosse mandato sotto processo per essersi fatto pagare, sempre secondo le ipotesi d’accusa, dai 100 ai 120 euro per visite precedenti agli aborti, in almeno otto casi avvenuti dal 2006 al 2011.
Il medico, secondo quanto emerso dalle indagini partite a seguito delle denunce delle pazienti, avrebbe chiesto il denaro a titolo di rimborso spese per la sua attività. Una seconda richiesta di rinvio a giudizio fu avanzata dalla Procura ad ottobre, al termine di indagini sulla vicenda di una ragazza straniera che denunciò di aver pagato a Ciaccio 120 euro per la visita precedente l’interruzione di gravidanza. In quel caso il medico, dopo aver saputo della denuncia della donna, presentò a sua volta una querela contro di lei sostenendo di non aver mai preso denaro per quella visita.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA