1 minuto per la lettura
SAN COSTANTINO ALBANESE – E’ stata la chiesa del piccolo comune albanese ai piedi del Pollino a ospitare la consueta diretta domenicale ieri mattina su su Rai 1, all’interno del programma televisivo “A sua Immagine”.
La Santa Messa, officiata con il rito greco-bizantino, è stata presieduta dal vescovo di Lungro, Donato Oliverio, con la concelebrazione del protosincello dell’Eparchia, protopresbitero Pietro Lanza, il parroco di San Costantino, Papàs Lorenzo Forestieri, quello di San Paolo Albanese, Papàs Francesco Mele e il segretario del vescovo, Papàs Sergio Straface.
I canti sono stati eseguiti in lingua arbëreshe dal Coro parrocchiale di San Costantino il Grande e dal Coro della Cattedrale di Lungro, diretto da Papàs Gabriel Otvos. A servire la Liturgia i seminaristi del Seminario Maggiore Eparchiale di Lungro: Lettore Mario Cribari, Demetrio Manfredi, Giampiero Vaccaro, Francesco Saverio Mele e Alex Talarico.
La chiesa di San Costantino Albanese, dedicata ai santi Costantino ed Elena, risale agli anni del 1600. In stile barocco, presenta tre navate e sulla facciata sono rappresentati San Costantino (al centro), San Pietro (a sinistra) e San Paolo (a destra). Costruita secondo i canoni del rito romano, la chiesa ha subito delle trasformazioni negli anni 50 del XX secolo, quando il presbiterio è stato adattato al rito bizantino. Con i lavori di consolidamento, terminati nel 1998, è stata costruita l’iconostasi, una balaustra di legno che divide la chiesa in due parti, il santuario o “vima” dove è posto l’altare, e la navata , dove sono posti i banchi per i fedeli. Esse simbolicamente, rappresentano rispettivamente il cielo e la terra.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA