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POTENZA – Vi ricordate un anno fa quando parlavamo su queste pagine del problema affitti a Potenza? A distanza di un anno abbiamo riprovato a fare il punto della situazione scoprendo anche che la situazione non sembra affatto migliorata, semmai il contrario.
Non per la qualità degli immobili messi in affitto che, anzi, sembra essere sensibilmente migliorata, quanto per la questione strettamente economica: è vero, la crisi mette in dubbio qualsiasi certezza, tant’è che chi può mette a disposizione i propri immobili utilizzando soprattutto gli intermediari immobiliari, che permettono una contrattazione quasi nulla sui prezzi e qualche garanzia in più. La questione è piuttosto semplice: l’andamento dei prezzi sugli affitti e lievitato in maniera piuttosto preoccupante. Se lo scorso anno a marzo si viaggiava su una media di 450 euro per un appartamento di media grandezza a Potenza adesso la media viaggia sui 570 euro. Ma la rilevazione standard è che non ci si sposta da costo standard di sei euro al metro quadro, con tutto quello che comporta. Per questo è molto semplice trovare un trilocale in una zona relativamente periferica della città a 500 euro di media, mentre appartamenti più abbordabili, magari per una coppia o un singolo diventano sempre più difficili da scovare. Non siamo, certo ai massimi storici della Basilicata, quelli del luglio del 2012, dove un appartamento in affitto superava i sette euro al metro quadro e si assiste ad un ribasso quasi costante, almeno fino a dicembre del 2013 che si è fermato sui circa sei euro a metro quadro, ma il solo fatto di trovarsi nella città capoluogo purtroppo crea notevoli sbalzi di prezzo. Un esempio lampante si può avere facendo un confronto con l’area di Tito, non solo quella industriale.
Qui, soprattutto nel cuore del comune, la media è una vera manna per chi ha intenzione di risparmiare: solo quattro euro al metro quadro, una differenza abissale con quanto si può ottenere a Potenza. Ma tutti i luoghi della città sono uguali? Certamente no. In primis, nonostante le attività commerciali facciano a gara per trasferirsi a valle, c’è da segnalare il fatto che sempre più persone scelgono il centro storico della città mentre quella a maggior sviluppo è quella vicina al campus di Macchia romana e non solo per l’alta richiesta da parte degli studenti. Anche perché in questo caso bisognerebbe fare un altro discorso. La questione principale è che per quanto riguarda camere singole e doppie si viaggia troppo spesso in nero, tant’è che gli annunci, salvo alcuni da agenzie immobiliari si muovono soprattutto sui social network. In questo caso una stanza singola a macchia Romana può costare anche 200-220 euro, anche se si possono trovare soluzioni più convenienti a 180 e addirittura, in un caso, a 133 euro. Per le doppie si sale un po’ ma si resta comunque nella media, con un picco massimo di 280 euro. I prezzi più bassi restano soprattutto sugli appartamenti non arredati, come è logico, ma resta sempre il “problema” delle intermediazioni con agenzie immobiliari: non solo una caparra di due mesi, ma anche altri due anticipi che rischiano seriamente di frenare un mercato che sembra non conoscere crisi, visti i prezzi.
v.panettieri@luedi.it
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