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POTENZA – La delibera è dell’11 ottobre scorso ed indice un nuovo concorso pubblico per un sei posti di collaboratore professionale sanitario al Crob di Rionero in Vulture. Ed è un grande ritorno, perché in sostanza si tratta della prosecuzione di quel concorso di mobilità per 5 infermieri finito con la bocciatura dei 144 candidati perché ritenuti non idonei. In quel caso si trattava di infermieri risultati vincitori in altre strutture sanitarie italiane e quindi teoricamente con i requisiti necessari per lavorare all’interno della struttura di ricerca. Lo spiegavano bene i requisiti di accesso, ovvero: “essere dipendenti a tempo indeterminato nel profilo professionale messo ad avviso di una Azienda Sanitaria o Ospedaliera della Regione Basilicata o di una Azienda Sanitaria o Ospedaliera di altra Regione, ovvero dagli Enti (…) aver superato il periodo di prova (…) avere la piena idoneità fisica al posto da ricoprire senza alcuna limitazione, ovvero senza prescrizioni poste dal Medico Competente,  certificata dal Medico Competente dell’Azienda di provenienza (…) non avere avuto procedimenti disciplinari nell’ultimo triennio che hanno dato luogo ad una sanzione  superiore al rimprovero verbale né di averne in corso”.

E quella bocciatura di massa aveva già destato qualche sospetto sulla possibilità che i vincitori fossero già stati “nominati”.

All’epoca i posti disponibili erano per 5 infermieri, in questa nuova “tornata” ne è stato aggiunto uno che sarà destinato a persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo con riduzione della capacità lavorativa del 45%. Stavolta però il cavillo sulla mobilità extraregionale sembra essere stato superato: gli unici requisiti richiesti sono il diploma universitario di infermieri e l’iscrizione all’ordine professionale. Quindi stando a quanto scrisse lo stesso direttore generale del Crob, quei 400 infermieri già specializzati in altre strutture non avevano le capacità giuste per poter lavorare in un centro di ricerca come il Crob, che ha le sue specificità, ma potrebbero averle i neolaureati chiamati a partecipare a questo nuovo bando di ottobre, lo stesso che in un passaggio, tra le assegnazioni dei punti per ogni prova, ne aggiunge 10 in caso di “curriculum formativo e professionale” adatto alla mansione e altri 10 sui titoli di carriera.

E così le richieste sono partite in massa, si parla di oltre mille domande di partecipazione pervenute. Numeri altissimi che hanno indotto l’amministrazione del Crob ad indire un test pre-selettivo capace di scremare ai primi 300. Ma di questo test ancora non si ha notizia, perché continua ad essere rinviato a data da destinarsi. Il primo avviso rimandava al 9 gennaio 2014 la pubblicazione della data della preselezione e ora è stato rimandato nuovamente al 28 gennaio 2013.

 Qualcosa non quadra? Potrebbe visto il cavillo su titoli di carriera e curriculum formativo. Se già una volta gli infermieri specializzati di tutta Italia sono stati ritenuti non idonei è lecito pensare che anche questa volta si punta soprattutto a fare entrare quegli infermieri che già lavorano all’interno del Crob ma che sono stati assunti a tempo determinato e per chiamata diretta. Insomma, anche questa “seconda battuta” ha tutta l’idea di essere un concorso con l’esito già scritto e qualcuno dei partecipanti, sui social network ne parla anche apertamente.

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