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ROMA – L’operazione del trasbordo delle sostanze chimiche al porto di Gioia Tauro si farà. E’ quanto è emerso nel corso della riunione che si è svolta stamani a palazzo Chigi a Roma. Il governo era rappresentato dal Presidente del Consiglio Letta, e dai Ministri Lupi e Orlando che hanno ribadito la massima sicurezza dell’operazione ed hanno invitato a tranquillizzare i cittadini ai quali verrà distribuito un opuscolo che spiegare le fasi dell’operazione. La data non si conosce ancora ma il Governo si è impegnato ad avvisare i sindaci e la Regione per tempo. Secondo quanto ha affermato il presidente della Regione Scopelliti, il trasbordo avverrà a febbraio, con la modalità già annunciata che non prevede uno stoccaggio in porto. Si tratta di un’operazione, ha aggiunto, che durerà «dalle 8 alle 14 ore, al massimo 16, in un raggio di sicurezza che non coinvolge il territorio. Una indicazione molto utile per i cittadini, che dà serenità».
Non è bastato però a fermare l’operazione. Il presidente Letta si è impegnato personalmente ad operazione trasbordo effettuata ad aprire un tavolo sulle problematiche dell’area del porto e della Piana. All’operazione di trasbordo, comunque, sarà presente anche il Ministro Lupi.
I GRILLINI LASCIATI FUORI – Una polemica a margine dell’incontro arriva dal Movimento 5 Stelle. Quattro deputati grillini denunciano di non essere stati ammessi alla riunione a Palazzo Chigi: «E’ molto grave che dei parlamentari calabresi siano esclusi dall’incontro tra il governo e i sindaci del territorio sulla delicata vicenda del trasbordo di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro», affermano in una nota Dalila Nesci, Federica Dieni, Nicola Morra e Paolo Parentela che domenica scorsa hanno incontrato i sindaci di Gioia Tauro e di San Ferdinando.
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