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MATERA – Sono gravi e stazionarie le condizioni di Nicola Oreste, l’ingegnere del Comune di Matera, estratto vivo dalle macerie del crollo delle due palazzine di vico Piave, avvenuto nelle prime ore della giornata di sabato.
L’uomo, tratto in salvo dopo 13 ore di estenuanti ricerche, è ancora ricoverato all’Ospedale Madonna delle Grazie, anche se, stando a quanto hanno fatto sapere i familiari, le sue condizioni sono accettabili. Certo i traumi da schiacciamento e l’ipotermia a cui è stato esposto lo rendono debilitato, ma è cosciente. «Sono gravi, ma stazionarie, le condizioni di Nicola Oreste. Attualmente – si legge nella nota diffusa dall’Asm – viene sottoposto ad un trattamento dialitico speciale per prevenire l’insorgere di problemi di insufficienza renale legati alla sindrome da schiacciamento, essendo rimasto sotto le macerie per molte ore. Presenta lesioni diffuse, ma non particolarmente gravi nel resto del corpo».
La moglie Ornella e il figlio Edoardo hanno parlato con Nicola. E’ sembrato un po’ confuso, ma comunque cosciente. Ha riconosciuto anche il medico di famiglia che è entrato in stanza e gli ha parlato per alcuni istanti.
Ovvia, tra i familiari, la soddisfazione di vedere il proprio caro migliorare ora dopo ora.
Si è tranquillizzato, così, anche il figlio Edoardo che non ha lasciato per un istante il luogo della tragedia. Ha atteso, protetto dall’affetto dei suoi cari, fino all’ultimo istante, quando il papà è stato estratto dalle macerie.
Ieri abbiamo raggiunto Edoardo telefonicamente. E’ ancora scosso e, come è comprensibile, non ha voluto lasciare dichiarazioni. Però una cosa l’ha detta: «Quando sono entrato da lui, mi ha riconosciuto e mi ha detto che mi vuole bene». Una frase, questa, che ha ulteriormente tranquillizzato Edoardo.
Inoltre Edoardo è stato raggiunto telefonicamente anche da tanti amici che hanno voluto manifestare la loro solidarietà e la loro vicinanza. Oltre che da loro sono giunte telefonate anche dai rappresentanti della vita politica cittadina. Il sindaco Salvatore Adduce già sabato, sul posto, ha mostrato il suo affetto ad Edoardo, poi il vice sindaco Sergio Cappella ha parlato con lui al telefono, come ha fatto anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella che ha sottolineato che: «Edoardo si è detto contento e sollevato per le sorti del padre, ma al tempo stesso rammaricato per la vita spezzata di Antonella Favale».
La mamma Ornella, invece, in mattinata ha concesso una battuta al volo alla collega del TG5, a cui ha detto che il marito era vigile, anche se un po’ provato.
Nella mattinata di ieri, intanto, Edoardo, assieme all’ausilio dei Vigili del Fuoco è potuto entrare nella porzione di casa rimasta integra, quella che ha permesso a lui e a sua madre di salvarsi, per poter recuperare alcune cose, in modo da acquistare un pizzico di normalità.
a.mutasci@luedi.it
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