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CETRARO – Non sono mancate le attestazioni di solidarietà al sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, al quale (come vi riferiamo nelle pagine regionali), è stata recapitata una busta contenente due proiettili e una lettera con su scritte esplicite minacce di morte. Il segretario regionale del Partito socialista, Luigi Incarnato, ha subito interpellato telefonicamente l’onorevole Marco Di Lello, segretario della Commissione antimafia: «Mi ha garantito – ha fatto sapere – che martedì porrà in discussione la questione Cetraro per una reazione adeguata e smascherare le ragioni che nascondono tale gesto. Di Lello non ha escluso una possibile visita della Commissione a Cetraro per testimoniare un azione straordinaria. Lasciare Aieta da solo – ha aggiunto Incarnato – significa l’affermazione di una complicità inconsapevole all’affermazione della delinquenza e il prevalere la logica contro chi si batte per i diritti, la legalità e lo sviluppo dei nostri Comuni».
Per Enza Bruno Bossio, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, «le minacce di cui è stato fatto oggetto il sindaco Giuseppe Aieta non sono da sottovalutare. La realtà di Cetraro – ha ricordato – è ad alto rischio per una presenza mafiosa che negli anni non ha rinunciato ad imporre il proprio dominio per il controllo del territorio. Non vi è alcun dubbio che l’attuale amministrazione comunale rappresenti un forte presidio democratico che costituisce un impedimento oggettivo e di contrasto allo svolgimento di attività illegali e criminose. Saranno certamente gli organi inquirenti – ha concluso – a fare piena luce per accertare responsabilità e movente, mentre un’alta vigilanza democratica va esercitata dalle istituzioni ad ogni livello». 
Questo pomeriggio quanto accaduto ad Aieta sarà oggetto di una discussione in consiglio comunale, che è stato straordinariamente convocato per le 17. Lo hanno annunciato i consiglieri comunali e tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, che hanno scritto di uno «spregevole atto, che non fermerà la difficile azione di rilancio economico e sociale della città, che in questi anni è stata intrapresa dal sindaco Aieta, a cominciare dalle tante battaglie condotte in difesa della legalità, della trasparenza e della moralità». Tutti col sindaco.

CETRARO (CS) – «Indietro non si torna». Il giorno dopo la scoperta del proiettile e della cartuccia da guerra ricevuti in una busta anonima (LEGGI), il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta scrive su Facebook rivolgendosi a quanti gli hanno espresso solidarietà: «Intanto grazie a tutti quei cittadini normali come me che in queste ore mi stanno dimostrando profonda vicinanza. Grazie ai tanti uomini e alle tante donne impegnati nelle Istituzioni. Grazie alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura che non faranno mancare il loro impegno per tutelare la sicurezza dei cittadini».

Poi la conferma che stasera nel corso del Consiglio comunale indetto in via straordinaria per prendere posizione sull’accaduto, il sindaco annuncerà che è pronto ad andare avanti. La seduta è stata convocata da consiglieri comunali eda  tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, che hanno scritto di uno «spregevole atto, che non fermerà la difficile azione di rilancio economico e sociale della città, che in questi anni è stata intrapresa dal sindaco Aieta, a cominciare dalle tante battaglie condotte in difesa della legalità, della trasparenza e della moralità».

A Cetraro il clima è incandescente. Nella notte tra domenica e lunedì sono andate in fiamme 5 auto, anche se il fatto non viene messo in relazione con le minacce al sindaco. 

Intanto arrivano numerose attestazioni di solidarietà. Ma in particolare è stato reso noto che la Commissione antimafia si occuperà della cittadina tirrenica. Il segretario regionale del Partito socialista, Luigi Incarnato, ha fatto sapere di aver subito interpellato telefonicamente l’onorevole Marco Di Lello, segretario della Commissione antimafia: «Mi ha garantito – ha detto Incarnato – che martedì porrà in discussione la questione Cetraro per una reazione adeguata e smascherare le ragioni che nascondono tale gesto. Di Lello non ha escluso una possibile visita della Commissione a Cetraro per testimoniare un azione straordinaria. Lasciare Aieta da solo – ha aggiunto Incarnato – significa l’affermazione di una complicità inconsapevole all’affermazione della delinquenza e il prevalere la logica contro chi si batte per i diritti, la legalità e lo sviluppo dei nostri Comuni».

Per Enza Bruno Bossio, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, «le minacce di cui è stato fatto oggetto il sindaco Giuseppe Aieta non sono da sottovalutare. La realtà di Cetraro – ha ricordato – è ad alto rischio per una presenza mafiosa che negli anni non ha rinunciato ad imporre il proprio dominio per il controllo del territorio. Non vi è alcun dubbio che l’attuale amministrazione comunale rappresenti un forte presidio democratico che costituisce un impedimento oggettivo e di contrasto allo svolgimento di attività illegali e criminose. Saranno certamente gli organi inquirenti – ha concluso – a fare piena luce per accertare responsabilità e movente, mentre un’alta vigilanza democratica va esercitata dalle istituzioni ad ogni livello». 

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