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L’incubo di Sabatina, “Sara” Elia, impiegata di 36 anni di Bisceglie è finito ieri mattina alle 10,10, tre ore dopo il crollo improvviso della palazzina di vico Piave 20, annunciato da un boato sinistro.
A quell’ora i vigili del fuoco del comando provinciale di Matera l’hanno liberata da detriti e calcinacci che la ricoprivano e riportata all’aria aperta.
Il breve viaggio in lettiga verso l’ambulanza del 118 che la aspettava a pochi passi dal luogo del crollo, lo ha compiuto stringendo con le mani sul viso la mascherina dell’ossigeno.
Accanto a lei i soccorritori che hanno seguito l’evolversi delle sue condizioni, trasferendola all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, dove si trova attualmente anche se la sua situazione non desta preoccupazioni.Nei minuti successivi al crollo si era temuto per le sue condizioni ma la posizione in cui era precipitata le ha garantito la salvezza.
Sara Elia lavora in un’azienda della zona industriale Jesce come responsabile commerciale estero.
La ragazza è parsa da subito in buone condizioni di salute rispondendo agli stimoli e alle sollecitazioni dei soccorritori che l’hanno tratta in salvo.
Essendo originaria di Bisceglie, tornava nella sua città d’origine in genere nel fine settimana; questa volta, però, aveva deciso di restare in città e, per un paradossale gioco del destino, è rimasta coinvolta nel crollo della palazzina di vico Piave che, nel suo caso, si è però risolto positivamente.
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