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TORINO – Nel maggio scorso ha bruciato viva, dopo averla accoltellata, la fidanzatina, Fabiana Luzzi, di appena sedici anni. Davide M., 18 anni compiuti da poco, ha tentato oggi di impiccarsi nel carcere minorile di Torino. Il giovane fidanzatino di Corigliano Calabro (Cosenza) ammise di avere ucciso Fabiana con una confessione shock (LEGGI IL SUO RACCONTO).
A salvarlo sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. Trasportato in ospedale, non è in pericolo di vita. Lo rende noto l’Osapp, sindacato del comparto, sottolineando come la “polizia penitenziaria riesca a salvare la vita delle persone nonostante la carenza di organico”.
Davide dovrà comparire davanti al gup del tribunale dei minorenni di Catanzaro, per la prima udienza del processo con rito abbreviato, il 25 febbraio prossimo. Il diciottenne ovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario per avere accoltellato e bruciata viva la sua fidanzatina di 16 anni, Fabiana Luzzi, il 24 maggio scorso. Nel corso dell’incidente probatorio che si è svolto nei mesi scorsi, i difensori del ragazzo hanno sollevato la questione dell’incapacità di intendere e volere del ragazzo. Un aspetto della vicenda che sarà preso in esame quando inizierà il processo a suo carico.
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